FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

lunedì 24 gennaio 2011

OBBLIGO DI PARTECIPARE

Passano i giorni da quel voto, da quel referendum vergognoso imposto ai lavoratori della Mirafiori, ma lo sdegno, lo sconforto, la vergogna, la paura e la stanchezza non mi abbandonano. Non posso fare a meno di scrivere. Non posso fare a meno di far sentire il mio dissenso. Ho pensato mille volte a quelle mani che hanno tracciato il "NO", ricattate dalla perdita di lavoro, schiacciate dalla nefasta promessa di un destino incerto e dall'accusa di esserne stati responsabili, ma con una dignità umana più forte di qualsiasi tentativo di sottometterla. Ho pensato a quegli occhi che si sono soffermati sul "NO", scegliendolo contro il privilegio della certezza, contro la forza di chi detiene un potere economico al di sopra dell'immaginabile, come un inno alla speranza che ancora alberga nel cuore della gente, a dispetto di chi coltiva il contrario. Ho pensato che quelle mani, quegli occhi, quei cuori, quel giorno lì non avevano età, e se l'avevano erano i vent'anni carichi di aspettative di chi ha la vita davanti e la forza di progettarla e di immaginarla con tutte le possibilità che ogni uomo dovrebbe avere. Quei "NO", così incredibili, che ti vien da mettere in dubbio che possano essere stati così tanti (il 45,95%!, non uno scherzo...), sono la voce del nostro passato, di mio padre che è morto di tumore al polmone dopo aver respirato per anni, in fabbrica, le polveri della lavorazione dell'acciaio, tra turni massacranti e scarso stipendio, sono la promessa per l'avvenire dei miei figli a cui insegno l'equità sociale, la giustizia e il dovere di ribellarsi alle ingiustizie ma anche ai privilegi. Avrei voluto vederli quegli operai, quelli lì, quelli del "NO", la sera che han votato: son certa, erano pieni di passione, con un'emozione in più tra lo stomaco e il cuore, proprio qui, nel mezzo, nonostante l'epilogo certo della vittoria dei "SI", beffardi e pieni di forza. Quella sera han fatto l'amore con le loro donne, è sicuro. E la vita, per un giorno, si è fermata su quel "NO": nient'altro ha avuto importanza. Nè Marchionne, nè la crudeltà di strumentalizzare uno strumento di partecipazione democratica in maniera tanto immorale, nè le coseguenze a cui andavano incontro. Quel "NO" è stata una rivoluzione, che piaccia o meno. Ed è solo l'inizio.

sabato 1 gennaio 2011

A. GRAMSCI: Voglio che ogni mattino sia per me un Capodanno

Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.

Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.

Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere. Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia. Sono anch’essi capodanni. Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell’età moderna. E sono diventati cosí invadenti e cosí fossilizzanti che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia incominciata nel 752, e che il 1490 0 il 1492 siano come montagne che l’umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo, entrando in una nuova vita. Cosí la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa la film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.

Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore. Nessun travettismo spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio. Tutto ciò stomaca.”
BUON ANNO A TUTTI!!!!!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.