
Un'eleganza stucchevole e fasulla come la signora bionda dal passo felpato e sorriso artefatto che mi chiede di seguirla. Le vado appresso a disagio e obbediente.
Ma chi me l'ha fatto fare?
Ci chiudiamo in una specie di studio e lei inizia a farmi domande su domande: peso, altezza, età...e ancora... malattie, gravidanze, problemi di insonnia, di ansia, di mestruo... Cortese ed insistente...
Ma io sono qui per una pulizia del viso gratuita...
Mi illustra con competenza scientifica i trattamenti che si eseguono nel suo salone, rilassanti ed efficaci; mi spiega l'importanza del prendersi cura di sé, del trovare del tempo per volersi bene, chiosa che a quarant'anni non si può più rimandare....
Mi sta forse rimproverando?
Poi l'eterna signorina (che età avrà? non riesco a capirlo...a donne così curatissime non sai mai quanto aggiungere di tara...) mi avvicina una specie di penna al viso: per misurare l'idratazione della pelle, mi spiega. Il monitor segna ...ZERO! Riprova in un'altra zona: ANCORA ZERO! Mi spiace quasi per lei perché sembra delusa e sconcertata. Tenta di nuovo e... finalmente il monitor segna 14. Ci siamo! Lo sapevo che non ero così messa male... Allora, un po' rincuorata, le chiedo: ma quanto dovrebbe segnare? Almeno cinquecento... ARGH!
Ma chi me l'ha fatto fare?
Dopo mezz'ora di interrogatorio solerte mi accompagna in un'altra saletta per il trattamento promesso. Finalmente! Un'altra signorina senza età mi fa sdraiare e mi spiega che il trattamento me lo farà... solo su metà viso! Perché, sostiene, così sarà più facile vedere la differenza. ARGH!
Ma chi me l'ha fatto fare?
Mentre mi massaggia metà faccia con una crema da due soldi (me ne intendo di creme da supermercato, ne riconosco l'odore) sento nell'altra stanza una signora spiegare che in questo periodo ha qualche problema economico (ma siamo forse nell'ufficio di equitalia?) perché le si è rotto un tubo e l'acqua ha danneggiato l'appartamento del vicino che ora vuole che gli vengano pagati i danni e via così tutto l'elenco preciso delle entrate ed uscite del suo bilancio familiare. Mi sento in imbarazzo per lei; ancora non so, meschina, che fra poco mi troverò a fare, le stesse confidenze.
Ma chi me l'ha fatto fare?
Dopo il trattamento si va nell'ufficio a parlare di soldi, di finanziamenti, di offerte valide, ahimè!, solo per oggi... la vipera bionda conosce bene le tecniche di persuasione, mi incita a pensare un po' anche a me e non solo agli altri, spiega, calcolatrice alla mano, che mi costerebbe come un caffè al giorno, mi alletta con la possibilità di iniziare a pagare tra tre mesi... Impossibile uscire di qui senza aver firmato niente.

Impossibile ma non a me! Che la calcolatrice ce l'ho nella testa e riesco bene a valutare che con quella cifra potrei portare mio figlio a Parigi. Tengo duro. Le offerte improrogabili diventano prorogabili, ma solo per me, beninteso! I pacchetti minimi si riducono e gli sconti salgono. Ma oramai è tardi ho in mente solo Parigi, la Tour Eiffel di notte e Montmatre...
Esco senza aver firmato niente. Passo dal supermercato e mi compro una crema scadente antirughe.
Parigi mi vedrà in piena forma...