FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

mercoledì 30 dicembre 2009

Almanacchi! Almanacchi nuovi...

Mi sento in dovere di dare anch'io il mio contributo sincero e sentito al neo-nato partito dell'Amore. Quale miglior modo se non iniziando a farvi gli AUGURI per questo nuovo anno che sta per partire?
Buon anno dunque!
Auguro che questo 2010 sia generoso con Voi e con me,
che ci porti più serenità e meno preoccupazioni,
che ci conservi intatta la capacità di emozionarci,
di ridere,
di piangere,
di incazzarci a bestia.
Auguro che il nuovo anno ci regali, magnanimo,
un nuovo amore
ma anche la forza di vedere la magia che sempre si cela negli affetti quotidiani,
che ci conceda ancora un sogno impossibile da rincorrere,
un paio di progetti su cui lavorare,
qualche interessante riflessione,
e almeno mille dubbi che non ci lascino dormire.
Che il 2010 ci porti
più senso del pudore, meno arroganza,
più donne ad occuparsi della cosa pubblica e
più uomini impegnati nella cura della casa e dei figli,
più cinema e teatro e meno televisione e paytv,
ma se proprio TV deve essere
più l'ironia sagace di Serena Dandini e
meno (molto meno) la soporifera prosperità di Barbara D'Urso,
più Report e meno isole degli sfigati che un tempo furono famosi o quasi,
più giornalisti liberi, seriamente impegnati nella raccolta dei fatti, alla ricerca della verità,
concittadini meglio informati che sappiano scegliere in base alle proprie convizioni ma responsabilmente ed a ragion veduta,
più sesso vero, palpabile in carne ed ossa,
meno allusioni al sesso sulle copertine dei giornali,
pannelli fotovoltaici per tutti
e il tramonto dello sciagurato progetto di darsi al nucleare.
Che si ottengano, finalmente,
luoghi di lavoro più sicuri,
punizioni esemplari per i responsabili del rogo alla Tyssen Krupp,
che vadano in galera i corrotti, i corruttori e i collusi di questo Paese violentato,
liberi invece i clandestini, scappati da un destino di fame, miseria, morte.
Che il 2010 non dimentichi, inoltre, di garantirci
pensioni minime più alte e la riduzione degli stipendi parlamentari,
amnistia per le multe di divieto di sosta, pene severe per gli evasori,
più soldi alla ricerca, finanziata con i tagli alle spese ministeriali,
più insegnanti preparati, meno soldati (preparati o no poco importa),
meno precari, meno cassaintegrati e soprattutto meno amministratori delegati con stipendi d'oro.
Ed infine meno Berlusconi e più...più... ops... non so che dire...
Da bravo, Nuovo Anno, mandaci anche un politico serio, competente, onesto
che ci restituisca la fiducia e riaccenda la speranza.
Auguri a tutti dunque...
Ma auguri di che?
Lo sappiamo bene che sono solo parole,
chiacchiere inutili,
retoriche,
vane.
Ma, allora, cosa posso augurarvi?
Ci sono!
Vi auguro che in mezzo al vostro quotidiano arrabattarvi,
alla fatica di ogni giorno per tirare avanti,
voi possiate trovare motivo di felicità,
che vi permetta di non mollare, mai.
AUGURI DI CUORE,
MIRANDA
(o, se preferite, Susi)

FATE L'AMORE, NON LA GUERRA...

Mi occupo sovente, per lavoro, di coppie in crisi, coniugi delusi, amori finiti, separazioni, conflitti. In questi anni sono stati così tanti i volti che ho visto gridare, piangere, soffrire, insultare, che, nonostante la mia infinita passione per la professione che svolgo, farei fatica a ricordare i nomi di ciascuno. Supportata dalle conoscenze teoriche, che mi tracciano la strada, rifletto costantemente sui dati che emergono dalle storie. Mi pongo interrogativi a milioni, cerco il senso, medio, comprendo, con l'obiettivo costante di giungere ad una riconciliazione degli affetti, indipendentemente dalle decisioni prese dagli attori. Ci penso anche nei momenti più assurdi: mentre acquisto il latte, guido, mi faccio la doccia, rispondo a mia madre...
Cerco connessioni, come un cane da tartufo, come un'arredatore che insegue l'armonia dei colori...Da qualche giorno ho come l'impressione di aver individuato una costante. Banale forse. Scontata magari. Parecchio materialista, almeno apparentemente. Parlo del sesso nella coppia. Non ho mai conosciuto persone che decidano di separarsi avendo una buona intesa sessuale. O meglio: tutte le coppie in crisi che ho incontrato avevano problemi di natura sessuale: non si desideravano più, non avevano rapporti da tempo o facevano l'amore solo molto raramente. Nei miei momenti di cinismo sagace riconosco di aver espresso, già in passato, il dubbio che il motore che ci guida sia l'insieme degli ormoni, travestiti e camuffati da poesia e affini. Ma senza giungere a simili eccessi pre-mestruali sottolineo l'importanza della fisicità nella coppia. Si potrà sicuramente obiettare che i problemi di natura sessuale nella convivenza siano l'inevitabile conseguenza di altre profonde divergenze, di una conflittualità relazionale e altre incomprensioni quotidiane ma, quasi sempre, le persone che raccontano delle loro frustrazioni coniugali arrivano poi a concludere, quasi a chiarire meglio, che non avevano rapporti da tempo o che questi erano insoddisfacenti o che uno dei due non era più disponibile. Nella maggior parte dei casi tale difficoltà sembra precedere il conflitto. Pensiamo infatti a quante emozioni si scatenano in un rapporto sessuale, in particolare nella fase precedente, in cui il partner prende l'iniziativa o lancia messaggi di preludio e inizia una danza sincronica, assolutamenente personale in ogni coppia. Densa di significati profondi e di comunione è poi la fase che segue, quella dell'appagamento e della quiete:lì, spesso, si snoda la comunicazione più significativa tra i partner; quella densa di significato e di confidenze profonde. Se manca la sessualità nella coppia vengono meno anche queste due fasi veramente preziose. Una cara amica che non si è mai sposata, molto colta, nata in un paesino di montagna, mi raccontava che, spesso, da ragazza, guardando i coetanei, si domandava di cosa avrebbero parlato "dopo l'amore" e che il timore che non ci fossero affinità l'ha fatta desistere dal matrimonio. Ricordo di averle risposto che se "il suo coetaneo poco affine" era un buon amante poteva anche leggersi un buon libro dopo, in assoluta solitudine...Ho cambiato idea, ma non so se sia merito dei pazienti o dei quarant'anni che incalzano...

venerdì 25 dicembre 2009

TANTI AUGURI SCOMODI

Carissimi,
non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere "una gran luce" dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge", e scrutano l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l'unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
Tonino Bello

martedì 22 dicembre 2009

Se non ci riesce Obama proviamoci da soli!

E' inutile aspettarsi dai Grandi della Terra una soluzione definitiva, condivisa e concreta per il problema ambientale del riscaldamento terrestre. Lo abbiamo visto in questi giorni durante l'incontro a Copenhagen, dove sono state spese tante parole ma pochi gli impegni presi.
Secondo uno studio di Thomas Dietz, seguendo 17 semplici regole, NOI TUTTI quotidianamente possiamo salvare il Pianeta. Eccole: (copiate pari pari da http://www.focus.it/natura/ambiente/news/stendi-i-panni-e-stenderai-la-c0sub2sub.aspx)
1. Isolare meglio la casa. Installare sistemi efficienti di isolamento, come la finestra con doppio o triplo vetro per evitare dispersioni di calore o i pannelli isolanti sui tetti. Isolando la casa con un sistema a cappotto si possono risparmiare circa 630 kg di CO2 all'anno.
2. Centralizzare il sistema di condizionamento di casa. Quando si cambia il condizionatore, meglio sceglierne uno a basso impatto e soprattutto centralizzato.
3. Risparmiare acqua. Chiudere la doccia quando non la si usa; chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o ci si rade (quest'operazione, per esempio, già permette in Italia, di "risparmiare" 60 kg di CO2 a testa all'anno); utilizzare i miscelatori aria/acqua che ci fanno consumare 4 litri di acqua in meno al minuto.
4. Scaldabagno: sceglierne uno efficiente. Si consuma meno elettricità e si evitano sprechi. In più, in Italia, da gennaio 2009 gli impianti di riscaldamento dell'acqua sanitaria di tutte le nuove abitazioni devono funzionare con il solare termico almeno per il 50%: la metà dell'acqua calda sarà ottenuta grazie al Sole.
5. Utilizzare apparecchiature domestiche più efficienti. Quando è ora di cambaire frigoriferi, televisori, lavatrici, ecc., meglio optare su quelli con marchio Energy Star che ne attestano l’efficienza (cioè il minor spreco di energia) rispetto agli altri.
6. Usare pneumatici a basso coefficiente di attrito. Minimizzano l’energia persa come calore quando gli pneumatici rotolano sulla strada.
7. Guidare auto a basso impatto. Quando è il momento di cambiare l’auto, scegliere una motorizzazione con emissioni di CO2 inferiori: piccola cilindrata o auto ibride
8. Pulire i filtri del condizionatore. Pulire i filtri dei condizionatori e cambiarli regolarmente.
9. Manutenere il condizionatore. I condizionatori d'aria - soprattutto negli USA - sono sovrauttilizzati. Curarne la manutenzione evita sprechi. Ma se d'estate lo si tiene spento per 4 ore, il risparmio è ancora maggiore.
10. Manutenere regolarmente l'automobile. Filtri dell'olio puliti, parti del motore lubrificate, pneumatici in ordine non soltanto garantiscono più sicurezza, ma permettono alla vettura di consumare meno benzina per funzionare.
11. Fare il bucato a temperature più basse: 10 gradi in meno di temperatura equivalgono a un risparmio energetico del 10%. Scegliere cicli di lavaggio ecologici e ricordarsi di utilizzare lavatrici (e lavastoviglie) preferibilmente a pieno carico: si risparmia acqua ed elettricità.
12. Abbassare lo scaldabagno. Tenere al minimo la temperatura degli scaldabagni elettrici, che divorano fiumi di energia.
13. Prestare attenzione alle piccole cose in casa. Ci sono comportamenti quotidiani corretti che permettono di abbassare l'impronta di carbonio di caiscuna casa: spegnere le luci inutili; non lasciare gli elettrodomestici o i pc in stand by; non mettere nel frigorifero oggetti ancora caldi.
14. Usare i termostati. Eliminare gli eccessi di caldo e di freddo intervenendo costantemente su termometri e temporizzatori. Anche se non avete il sistema di riscaldamento centralizzato potere inserire valvole per regolare la temperatura.
15. Stendere il bucato. Le asciugatrici (molto usate negli Stati Uniti) sono tra gli elettrodomestici che divorano più energia. 20 lavaggi a 60 gradi seguiti dal passaggio nell’asciugatrice consumano una quantità di energia sei volte superiore rispetto a quella necessaria per produrre un capo d’abbigliamento.
16. Guidare piano. Viaggiare al massimo a 90 chilometri all’ora, evitando accelerazioni e frenate continue.
17. Puntare sul car sharing. Perché spostarci ognuno in un’auto quando all’interno di una vettura ci entrano 4-5 persone? Questa metodologia di “condivisione delle auto” è utilizzata nelle piccole comunità, ma sono proprio le grandi città ad averne più bisogno.
Che ve ne pare? A parte il 17 che è un po' difficile da organizzare io direi che con poco sforzo e sacrifici trascurabili ce la possiamo fare!

martedì 15 dicembre 2009

IO ODIO

Odio l'asservimento del bene comune all'interesse privato,
di un Privato,
odio l'arroganza di chi, ritenendosi maggioranza,
disprezza le ragioni degli altri,
odio scoprire che chi ci governa è sospettato di collusione mafiosa,
e soprattutto odio i tentativi di costui per sfuggire ai processi,
odio chi calpesta le Istituzioni,
perchè si ritiene aldisopra di tutti gli altri,
Odio i quotidiani attacchi ai magistrati, all'opposizione, ai giornali,
odio il servilismo di certi signor nessuno,
incompetenti ascesi d'un botto ad alte cariche,
odio le menzogne amplificate ogni giorno,
odio la disinformazione, praticata costantemente
dai suoi giornali,
dalle sue televisioni,
dal servizio pubblico asservito,
odio il servilismo, l'ipocrisia, l'ambiguità di giornalisti che si curano solo del proprio tornaconto,
odio alzarmi ogni mattina,
per insegnare in una Scuola che non riconosco,
secondo metodi e principi che non condivido,
odio vivere in un Paese che, di fatto, ha ripristinato la schiavitù,
odio il razzismo, l'omofobia, l'intolleranza che si respira,
odio esser chiamata "fannullona assenteista"
dal più assenteista dei Ministri,
odio leggere false notizie,
utilizzate per zittire ogni oppositore,
odio le ritrattazioni e le scuse ipocrite,
arrivate, opportunamente, in ritardo,
odio la grettezza, l'ignoranza, la mancanza di cultura esibite come trofei,
odio la logica del profitto sopra ogni cosa e il miraggio del guadagno facile,
odio la mancanza di attenzione all'ambiente,
il nucleare come unica, sciagurata, alternativa ai combustibili fossili,
odio l'uso propagandistico del crocefisso per discriminare, emarginare, dividere,
odio lo svilimento della tenerezza, lo spegnimento della pietà,
l'indifferenza per le sorti altrui,
odio la banalizzazione e la vacuità
del discorso politico,
odio i luoghi comuni presentati come temi di grande attualità,
odio la strumentalizzazione del corpo femminile e
l'esibizione ossessiva di culi sculettanti di graziose soubrette,
odio gli abbracci, di convenienza, a disumani dittatori,
odio gli spudorati utilizzatori finali e i loro avvocatucoli ben pagati,
odio sapere che nel mio Paese i Centri di Accoglienza sono veri e propri lager,
odio sentir ripetere che la crisi non esiste e semmai è già passata,
mentre il mio vicino ha perso il lavoro,
odio temere di ammalarmi per non ritrovarmi con uno stipendio decurtato,
odio le ore di scuola perdute da mio figlio
perchè mancano i fondi per pagare le supplenti,
odio l'incapacità di garantire un futuro dignitoso alle nuove generazioni,
e soprattutto odio quest'odio profondo che provo,
alzarmi ogni mattina piena di rabbia,
senza speranze, rassegnata al peggio.
Sì lo ammetto,
non vorrei,
ma anch'io odio.

domenica 13 dicembre 2009

...

Accadono eventi a volte, ti sfiorano disastri che ti lasciano lì, ammutolita con un misto di stupore, orgoglio e paura per quel fulmine che, sfiorandoti, è andato a schiantarsi poco più in là sulla casa del vicino.
E allora tu guardi, con sollievo, i tuoi ciclamini crescere prosperi nella tua bella aiuola, ti perdi a scegliere nuovi cuscini per il divano, ascolti tuo figlio ridere allegro per casa, mentre il tuo gatto tenta la scalata al lettone e tutto sembra senza senso.
E allora tu capisci che ogni giorno fai dieci, cento, mille vincite al superenalotto: ogni sera che tuo marito rientra a casa, ogni domanda di tuo figlio, ogni volta che apparecchi la tavola, ogni telefonata che ricevi dagli amici, ogni libro letto, ogni volta che sorridi ma anche ogni volta che ti rabbui o t'incazzi. Dieci, cento, mille schedine vincenti di cui neanche ti ricordi di dire grazie.
Di fronte alle macerie della casa del vicino, di fronte a tanto dolore, enorme mi appare oggi il mio debito con la vita.

domenica 6 dicembre 2009

MA IL CIELO E' SEMPRE PIU' BLU...

5 DICEMBRE 2009
NO B-DAY
NOI CI SIAMO

Chi non ha ancora vent'anni,

chi ha superato i settanta,

chi è vestito di viola,

chi non dimentica il rosso,

chi non c’era mai stato,

chi ne ricorda altre mille,

chi ha portato i suoi figli,

chi è insieme al moroso,

chi è venuto col treno,

chi sopra una nave,

chi ha una bandiera,

chi saluta al balcone,

chi ha dipinto un cartello,

chi alza la voce,

chi sfila in silenzio,

chi Lo manda affanculo,

chi si tiene per mano,

chi grida “vergogna!”,

chi è contro la mafia,

chi chiede giustizia,

chi Lo vuole ai processi,

chi dietro le sbarre,

chi sorride e ci chiede

“saremo un milione?”,

chi ha appeso un cartello

anche sopra al lampione,

chi le elezioni le ha perse,

chi non ha votato,

chi del voto è pentito,

chi già lo sapeva,

chi ora ha capito,

chi è madre, chi è figlia,

chi fa l’operaio,

chi è cassaintegrato,

chi insegna ai dottori,

chi è solo studente,

chi ha fatto la guerra,

chi naviga in internet,

chi ha perso il lavoro,

chi è ancora precario,

chi vorrebbe studiare,

chi un po’ più di pensione,

chi vuole sapere

chi gli ha esploso il fratello,

chi Franca, chi Dario,

chi è arrivato in ritardo,

chi ripartirà presto,

chi aspetta Vecchioni,

chi non ce l’ha fatta,

ma segue da casa,

chi intona canzoni,

chi salta, chi balla,

chi grida con foga,

chi scatta le foto,

chi è molto scontento

chi proprio incazzato…

un’unica folla,

un’unica voce che grida:

ORA BASTA!!!

NE ABBIAM PIENE LE PALLE!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.