FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

lunedì 23 gennaio 2012

SCARPE SCOMODE

Raramente cambio idea. Forse perché ogni idea, prima di adottarla, l'ho accuratamente vagliata, pesata, sviscerata, pensata e ripensata. Ma in questi giorni mi capita una cosa strana. Capita che una delle mie idee preferite, progressista, moderna e luminosa mi appaia sempre più inadeguata, preconcetta, sorpassata. Capita che un'altra, odiosa, reazionaria, stantia come le idee di un vecchio zio burbero e brontolone si faccia largo subdolamente nella mia testa, mi appaia più adatta. Mio malgrado.
Ho sempre cullato con candida fiducia un'irreprensibile convinzione, ossia che modernità, progresso, democrazia partecipata, civiltà potessero realizzarsi completamente solo mediante l'istruzione obbligatoria per tutti fino alla maggiore età. Il diritto allo studio come garanzia principe di libertà, di crescita, di felicità.... Forse perché appartengo a quella generazione per la quale studiare non era un obbligo noioso ma un privilegio a cui accedevi solo se appartenevi ad una delle due categorie: fortunato "figlio di papà" oppure "particolarmente portato per gli studi" e, nel secondo dei casi, non era affatto scontato che ti permettessero di continuare gli studi. Alla fine della III media si decideva, se eri sempre stato bravo potevi avere una possibilità ed iscriverti ad una scuola superiore, preferibilmente una scuola professionale che ti garantisse un mestiere alla fine dei cinque anni. A 14 anni sceglievi e certamente era una scelta prematura: troppo presto ti trovavi a decidere del tuo futuro! Ancora non sapevi spiegare le ali e già ti chiedevano quale sarebbe stato l'itinerario del tuo viaggio. Molti di noi hanno sbagliato, ingenuamente si sono preclusi opportunità che più tardi avrebbero rimpianto. Difficile rimediare, impossibile tornare indietro. Oggi fortunatamente non è più così. Oggi l'obbligo scolastico è stato innalzato, il momento della scelta è rimandato. E i nostri ragazzi hanno questa meravigliosa opportunità di proseguire negli studi fino alla maturità, crescendo tutelati e accuditi nella scuola, mentre l'entrata nel mondo del lavoro è rinviata e le responsabilità restano circoscritte, limitate, adatte a quell'età. Che splendida conquista!
Ma poi mi scontro con la realtà quotidiana. Ogni giorno è una guerra con mio figlio che deve fare i compiti. Ogni giorno sbuffi, recriminazioni, battaglie stancanti, mezze bugie, verità dell'ultimo minuto... E il sapere e la conoscenza, forniti OBBLIGATORIAMENTE dalla scuola tacciati di essere noiosi, inutili, faticosi, opprimenti ed ancora e più noiosi...Tempo rubato a cose più piacevoli: a Facebook, all'allenamento, alle scorribande con gli amici, alla televisione, ad un'avventura virtuale nel magico mondo di Avalon... alla vita, in fondo. Nessuna curiosità, nessuna motivazione, nessuna voglia di capire, nessun interesse. Zero passione. Solo un'avversione sistematica, perenne a tutto ciò che implica sforzo, disciplina, impegno, concentrazione, in una parola studio. E quell'abitudine diffusa tra i più di sfangarsela con il minimo indispensabile, di portare a casa quel sei striminzito dell'ultima ora, appiccicandosi in testa quelle due o tre nozioni necessarie per la sufficienza e subito rimosse. Senza orgoglio. Senza amor proprio. Senza amore punto e basta. Da tutto questo la scuola ne esce svilita, umiliata, degradata a tediosa incombenza, a quotidiana, inutile seccatura. L'obbligo, sembra annullare, per alcuni, il piacere della conquista...
Certo non sono tutti così i ragazzi, per nostra fortuna. Ma una gran parte sì, e allora mi chiedo se stiamo facendo la cosa giusta a confinarli in quei banchi, non fornendogli alternative, scegliendo noi per loro. In questo modo, molti di loro finiscono per detestare lo studio, la conoscenza, il sapere... e tutte le nostre buone intenzioni se ne vanno a puttane! Questi ragazzi che vivono il presente e sentono la scuola ed i suoi argomenti troppo lontani da sé e dalle proprie esperienze e necessità è ancora il caso di annoiarli a morte con il teorema di Pitagora, Carlo Magno, l'analisi del periodo, il latino che comunque è una lingua morta e a che diavolo serve? Non sarebbe meglio far tornare la scuola un luogo, non per privilegiati, ma privilegiato per appassionati, per curiosi ed affamati di conoscenza? Temo che la scuola si sia presuntuosamente arrogata l'esclusiva sulla formazione. Credo che bisognerebbe riconoscere che un giovane può esser formato anche al di fuori della scuola. Bisognerebbe pensare ad altre modalità formative, ad altre agenzie educative. Questo sapere imposto per obbligo non solo non serve ma nuoce a chi avrebbe voglia di studiare, di impegnarsi, di approfondire e che invece si ritrova a subire programmi alleggeriti, annacquati, resi adatti e digeribili per tutti. Può essere un problema di maturità, forse molti di questi giovani non sono ancora consapevoli, non abbastanza maturi per capire l'importanza determinante della preparazione scolastica per la vita. Del resto, è capitato anche a molti di noi, no? E allora, forse relegare l'istruzione solo ai primi anni di vita è un notevole sbaglio. Che senso ha, oggi, in cui tutti i saperi vengono messi quotidianamente in discussione, rivoluzionati, spesso addirittura sconfessati, studiare fino a 20- 25 anni anni e poi entrare nel mondo del lavoro ed abbandonare per sempre la formazione e l'aggiornamento? La nostra preparazione, può dirsi mai definitivamente raggiunta? E siamo proprio sicuri che la professionalità ci venga attestata una volta per tutte da un pezzo di carta? Forse il sistema scolastico andrebbe ripensato, la formazione distribuita nel corso della vita, ripresa ad intervalli di tempo in vari momenti della nostra esistenza, mai considerata conclusa.
Sono scomode queste scarpe! Ditemi che sto sbagliando tutto!!!

10 commenti:

Paolo ha detto...

Sono fermamente convinto che un giovane si formi soprattuto fuori dalla scuola concepita come nozionismo e obblighi a prescindere.
Se non ci si prendere cura della parte emotiva non si arrivare alla passione e all'apprendimento.
E la parte emotiva dei ragazzi è cambiata per cui bisogna adattarsi please ;))

SoloDinamo ha detto...

cara, non hai sbagliato proprio nulla ed hai scritto cose esattissime. da considerarsi preziose perché da quanto ho capito, arrivano da una persona che dentro la scuola ci vive. Tutti coloro che hanno figli potrebbero portare utili testimonianze. Diciamo che gli svogliati, quelli della sufficienza "risicata" sono esistiti anche 30 anni fa, ai tempi delle nostre medie; il problema però è serio perchè sono diventati un vero esercito. Oggi primeggiare a scuola è un gioco...da ragazzi. La concorrenza non è agguerrita.
Concludo, per non tediare, con 2 semplici esempi concreti. Mia figlia grande fa la 3 media, al suo ingresso in 1^ era bravissima e diligente, ha preso anche un premio per aver scritto il miglior tema sull'Arma dei Carabinieri di tutta la città, è stata premiata dal comandante provinciale (tema scritto da lei e non insufflato dai genitori); 3 anni dopo è un'altra persona, la frequentazione di una discreta schiera di ciucchini degni del paese dei balocchi l'han resa apatica, svogliata, a volte scorbutica con i professori, con piccolo abbassamento della media dei voti. L'abuso insensato di facebook e del cellulari hanno fatto il resto. Chi la salva? La cara nonna, insegnante di matematica in pensione, e una zia insegnante di inglese pure in pensione,che ogni tanto le danno qualche oretta di ripetizione. Andrà al Liceo Scientifico perchè al Classico ci sono "latino e greco" e non ne vuol sentire. La bambina splendida, vera cocca della sua maestra di italiano delle elementari è un lontano ricordo.
Esempio 2: abbiamo delle stagiste in ufficio, fanno corsi post-laurea con stage formativi nelle p.a. Per fortuna non leggono questo blog, quindi posso dire con tranquillità che hanno spaventosi problemi con l'italiano scritto. La consecutio non sanno manco dove sta di casa. E non credo sia colpa della facoltà di giurisprudenza, i problemi ahimè stanno a monte...nella famosa scuola dell'obbligo. Ma serve davvero la scuola ?
Miranda scusami davvero per la lunghezza, ciao!

Miranda ha detto...

Paolo, pienamente d'accordo con te purtroppo ancora non abbiamo trovato il modo giusto per venire incontro alle nuove esigenze dei ragazzi...io continuo ad interrogarmi...

Gianni grazie per il contributo, ma cosa succede ai nostri ragazzi quando vanno alle medie? Molti fatichiamo a riconoscerli... che sia solo un problema d'età? Ne dubito...

SoloDinamo ha detto...

grazie a te. temendo di aver scritto fesserie, stavo per cancellare ;-)
C'è sicuramente un problema di crescita, fisica psichica e sentimentale.
Non lo so cosa succede, sinceramente...so solo che mia figlia ha cambiato 3 volte il prof di inglese, 3 volte quella di spagnolo...fanno un baccano indiavolato tutto il giorno e la preside (pardon, dirigente scolastica) è mezzo impazzita a forza di fare i conti che certi personaggi accompagnati dai loro distinti genitori. Qualche volta le ho pure dato manforte. Sto contando i mesi che la separano dal Liceo, almeno cambia aria e scuola. Se penso che la piccola deve ancora iniziarla, la terza media...
chiudo! Sennò mi odiate!
Buona domenica

SoloDinamo ha detto...

che >> "con"

Miranda ha detto...

è sempre un piacere leggerti, Gianni!

Samantha ha detto...

Già..mi sa che siamo tutti sulla stessa barca.. anche noi si aspetta giugno x lasciarci alle spalle queste medie..e certi dirigenti..mediocri!!

wilma ha detto...

Non so davvero dove stare! Sono in bilico tra un tacco e l'altro...Ho mille tesi in favore dell'istruzione obbligatoria e, forse, milleuno per la "tua" proposta "reazionaria" (??!). Ultimamente penso anche a quanto sia giusto o meno che a donne psichiatriche gravi, cognitivamente molto limitate e con disabilità importanti, si lasci la pesante responsabilità, esclusiva, di scegliere se portar avanti o meno una gravidanza. So di averla detta grossa, ma quanti piccolini vedo soffrire, quanti adolescenti segnati in nome di una libertà solo formale...
Staremo mica...macchè, andiamo avanti va...

MagicaMente ha detto...

lavoro con le scuole, come educatrice. vedo ragazzi ed insegnanti di tutti i tipi.
i problemi che vedo in linea di massima sono:
1) nella scuola secondaria (media e superiore) spesso ci sono colleghi che sono finiti li perchè non hanno trovato altro o perchè l'orario lavorativo è comodo. Non voglio entrare in polemica con l'argomento stipendi e precariato, io sono più precaria di loro e guadagno la metà (davvero), ma l'ho scelto. ma se uno si trova a fare uno dei lavori più belli e difficili del mondo solo per ripiego, non è detto che sia pronto davvero a suggerire ai propri studenti come proseguire nel mondo degli studi, per quanto possa essere preparatissimo sull'argomento. In più l'università non prepara nessuno per questo compito difficlissimo
2) fioriscono in italia centinaia di scuole con gli indirizzi più strambi e particolari... università del fiore invece di triennale agraria è l'esempio che mi ha fatto più sorridere ieri (chi si iscrive? qualche ragazza che non vuole iscriversi alla facoltà di agraria perchè suona male il nome?) ndr: adoro i fiori.
sono dell'idea che troppe scuole particolari senza una vera selezione (penso alle scuole private in campo artistico in cui la maggior parte degli studenti entra solo perchè paga una retta, non perchè davvero talentuoso) penalizzano chi quel talento davvero ce l'ha
3) la scuola che funzionava meglio in italia e che ci copiavano all'estero per impostazione ed innovazione era la primaria, le vecchie elementari, ma gli ultimi ministri ce l'hanno fatta! l'hanno penalizzata e ridotta all'ombra triste di quello che era prima
4) i genitori non sanno barcamenarsi in tutto questo. l'esperienza vissuta da giovani non serve, è cambiato tutto!
5) lo Stato deve barcamenarsi in situazioni che non conosce, non sa gestire e non è interessato a gestire...
il danno è fatto
so che è facile criticare, ma se avessi figli ed avessi le possibilità economiche farei carte false per mandarli all'estero a studiare.
buona giornata

Miranda ha detto...

Scusa Magicamente, il tuo commento era finito nella cartella spam.E Blogger che l'ha fatto! Meno male che l'ho ritrovato e recuperato. Son d'accordo con te. Quant'è difficile anche per chi come me ha ancora la passione...

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.