Mercoledì, 1 febbraio 2012
Come previsto dai meteorologi e comunicato dalla Protezione Civile stanotte ha nevicato. Socchiudo la finestra per assicurarmene: sul davanzale alcuni centimetri di neve soffice e candida. Richiudo e torno a letto.
Non si può far molto oggi, le strade sono ghiacciate ed uscire è troppo pericoloso. Insomma sono... FERMA UN TURNO! Una giornata intera senza poter assolvere ad alcun impegno, senza programmi prestabiliti, senza coda alla posta per pagare le bollette, o spesa da fare, senza corse per arrivare in orario a lavoro e portare mio figlio a scuola, senza poter aprire le finestre per fare le pulizie di casa...
FERMA UN TURNO! Nel silenzio della campagna coperta di neve e inevitabilmente inoperosa il tempo sembra essersi fermato, alleggerito dagli obblighi quotidiani, dilatato nel riposo forzato. IL tempo smette di essere nemico inesorabile, incalzante, frammentato in molteplici impegni, programmi, doveri che si susseguono pressanti. "Il tempo è denaro"... ma non oggi. Oggi il tempo resta senza scopo, improduttivo, non apprezzabile secondo la consueta logica capitalista... E' tempo inutile! Perché non produce, non arricchisce, non fa salire il PIL. E', insomma, tempo perso!
Non mi resta che rimanere a letto, al calduccio sotto le coperte, pisolare un po', e poi perdermi a guardare i giochi di luce ed ombra sul muro, ad ascoltare le voci della casa, lo scricchiolio del legno, il tremolio dei vetri accarezzati dal vento, il fruscio delle coperte, come facevo da bambina quando ero obbligata a letto con l'influenza e non c'erano tv né videogame ad allontanare la noia. E poi aprire un libro, e fermarmi a leggere e rileggere più volte le parti più significative, o misteriose, o convincenti. A perdere tempo insomma anche nella lettura. Tempo perso dunque? Per niente! E' tempo guadagnato, gravido di regali come questo :
"Riempiti gli occhi di meraviglie, vivi come se dovessi cadere morto fra dieci secondi! Guarda il mondo: è più fantastico di qualunque sogno studiato e prodotto dalle più grandi fabbriche. Non chiedere garanzie, non chiedere sicurezza economica, un siffatto animale non è mai esistito; e se ci fosse, sarebbe imparentato col pesante bradipo che se ne sta attaccato alla rovescia al ramo di un albero per tutto il giorno, passando l'intera vita a dormire. Al diavolo, squassa l'albero e fa che il pesante bradipo precipiti al suolo e batta per prima cosa il culo!"
"Fahrenheit 451"
3 commenti:
sottoscrivo tutto ma proprio tutto tutto... anche il bradipo col culo tumefatto
Ciao ragazze! sono una vostra nuova follower, complimenti x il blog! davvero bello e divertente! passerò spesso a trovarvi! se volete fare altrettanto vienite da me, mi piacerebbe essere seguita da voi! un bacio cecilia
Ciao Cecilia e benvenuta. Passeremo senz'altro!
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