FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

venerdì 16 novembre 2012

SABATO NOTTE...

E' un sabato sera come gli altri di una giornata autunnale. Pioviggina, le previsioni hanno messo temporali, ma non da noi, nella regione vicina. Sono stanca, mi sdraio sul divano; Fred è accanto a me. L'Adolescente va in    Centro, in un locale dove, stasera, c'è un concerto. L'Ex-Piccolo è dalla cuginetta. Serata uggiosa, poco degna di essere ricordata. Sonnecchio, mi sveglio, a intervalli. Sento che la pioggia è aumentata. Dopo poco piove sempre più forte, ma non mi dispiace affatto, mi concilia il sonno. Sento Fred che chiama l'Adolescente al cellulare: gli dice di rientrare prima, visto il maltempo; l'Adolescente non condivide, Fred alza la voce: sento, vagamente, che rifiuta l'accusa di essere ansioso, che ribatte che non gliene frega niente del concerto e del biglietto pagato, che piove a dirotto e deve venire a casa. In effetti il rumore della pioggia arriva sempre più imperioso e, lontano, si sente una specie di boato ululante, continuo, come un lupo braccato, un treno che scorre, scorre. Dev'essere il canale, che si sta ingrossando, ma niente di grave. Che calduccio sotto il plaid, com'è comodo il divano, perchè Fred si preoccupa sempre? Poco prima delle tre, come già convenuto, usciamo per andare a prendere il ribelle impunito. Che pioggia, che buio: ma chi ce lo fa fare? Se me l'avessero detto...Ma che direbbe mio padre di questa sudditanza ai figli? C'è gente fuori casa, alle finestre, si sente un rumore...Saliamo in macchina; che freddo, che sonno. Fred ingrana la retromarcia e percorre la stradina privata per immettersi nella strada principale; all'imbocco della via la macchina non risponde ai comandi, fa resistenza, come frenata. Cosa è successo? Forse abbiamo investito una bestiola, con quest'acqua che scende continua? Ci giriamo per capire: siamo immersi in un fiume di acqua, fango, detriti. E' il panico, lo sgomento. Non possiamo nè procedere nè tornare indietro. Siamo in balia delle onde. Indescrivibile scenario: la strada principale è un torrente d'acqua. Ma come può essere successo? Quando? La stradina privata era percorribile, non potevamo immaginare che a pochi metri ci fosse tutto questo sfacelo. Sono sopraffatta dalla paura, dal senso di impotenza. Penso a mio figlio, ai rischi che sta correndo, all'impossibilità, forse, di raggiungerlo. Lo chiamo al cellulare: non risponde più. Procediamo, non so come. C'è gente, sui balconi, che ci esorta a non proseguire, ci urla che la strada è interrotta. Non ricordo le parole precise che ci scambiamo io e Fred; piango, forse, penso solo alla nostra destinazione, che dobbiamo raggiungere, costi quel che costi. C'è nostro figlio là, e noi dobbiamo andare. Poi quando arrivo lo ammazzo, ma devo andare. Un viaggio di pochi chilometri diventa un'odissea, un ricordo angoscioso e, probabilmente, poco realistico per chi non ha vissuto l'alluvione di sabato notte. Procediamo tra le strade allagate e piene di tutto; ci sono macchine abbandonate in mezzo alla via, pezzi d'albero, fango, fango, fango.Avvicinandoci al Centro la situazione migliora. Lui è in piedi sotto una pensilina, ignaro, insieme agli amici. Recupero i mille anni persi nel viaggio, solo a vederlo. Incosciente, spavaldo,viziato. Ritorniamo a casa, percorrendo strade improbabili, facendo slalom tra i resti, le macerie, la melma. Non cessa di piovere un attimo. Si spaventa anche lui; siamo molto vicini, preoccupati solo del momento. Il tempo si annulla. Arriviamo a casa; la macchina abbandonata in un posto sicuro, poco distante. Piove un pò meno.Siamo stremati; ce l'abbiamo fatta. Siamo salvi. Bagnati, sporchi, ma salvi. Cerchiamo, finalmente, di capire cosa è successo. Alziamo il mento verso il cielo. E lì c'è la scoperta: la collina, la meravigliosa collina sopra casa nostra, quella che anche di notte emana una luce speciale, il vigneto meta di tante scorribande, prima di me bambina, poi dei miei figli, è miseramente crollato, come un castello di sabbia, come il gioco di un bambino, come un sinistro presagio. E' troppo triste parlare di tutte le tragiche situazioni a cui ho assistito, alle case distrutte, alle perdite subite. Mi sono sentita, ancora una volta, troppo fortunata, senza alcun merito. Perchè quella povera gente è stata così colpita e io no? L'iniquità umana è troppo profonda per essere compresa, forse non ha spiegazioni. A noi lo sforzo per tentare di creare un equilibrio laddove è mancante: i mei figli con in mano la pala, che han risposto al richiamo del sindaco, sono la speranza che quella strada si possa percorrere...

8 commenti:

Miranda ha detto...

Che paura! Già solo a leggere chissà a viverla mezzo assonnati, stanchi, in ansia, senza sapere come si trovasse l'adolescente... Cosa è rimasto della collina coi vigneti da cui veniva quel raro, inimitabile vino? Non riesco neanche ad immaginare...

I tuoi figli... vedi come hai ben seminato?

SoloDinamo ha detto...

madonna santa...devo ancora scrivere qualche riga di solidarietà ad una persona di Marina di Massa, una delle zone più colpite da quella specie di assurdo tornado.
Mi spiace moltissimo per ogni persona che ha perso la vita, i beni materiali, per i danni che sono quasi incalcolabili...
Però questa faccenda dei ragazzini minorenni che escono di notte inizia a girarmi e non poco. A miei tempi, intorno al Paleozoico, si viveva di poco, una cantinetta, una tavernetta, una casa con qualche disco, una pizza comprata sotto la pioggia e divorata in un garage....accidenti ora è tutto un business. C'è mia figlia che si è messa pure a vendere biglietti per la discoteca (escono alle 21...).
Io alle discoteche (vuote) gli spedirei la caccia con la Stella di Davide, se potessi :-/
E accidenti alle mode, oltre che al maltempo.
Solidarietà !

Samantha ha detto...

@solodinamo: i tempi cambiano..c'è un mondo là fuori tutto da scoprire! ; )

Davvero,che paura. ..Quando ti ho mandato il messaggio e mi hai detto della collina..quasi non riuscivo a crederci.
W i nostri ragazzi, loro sono il futuro migliore!

monteamaro ha detto...

Siamo in formazione continua, cara Wilma. Il mestiere del genitore è in continua evoluzione, e sempre più complicato. Tra qualche tempo tu e Fred smetterete i recuperi notturni, perchè il molto ex adolescente, avrà la sua auto.
Ma le veglie, come la formazione, sarà continua...
Abbraccio la tua famiglia, e speriamo che il governo la smetta di rubare: Smetterà di piovere.
p.s. le tue parole sull'alluvione, insieme alle immagini in tv, danno il senso della tragedia. Naturalmente tanta tanta solidarietà.

SoloDinamo ha detto...

ho capito che i tempi cambiano, ci sono stato pure io in discoteca qualche volte, anni fa, mica ho vissuto tra i frati trappisti. E' la moda, la standardizzazione, l'omologazione culturale verso il basso che fa paura. Se non fai certe cose sei out, non sei figo, sei un gaggio.
Ovviamente c'entra poco col tema del post, scusate.

Miranda ha detto...

Discoteca? Da quando l'Adolescente va in discoteca? Non era ad un concerto?..Sapevo che odiava le discoteche...
Cmq a me ha commosso sapere che il giorno dopo ha impugnato la vanga ed è andato a spalare il fango per liberare le case degli alluvionati... ho pensato che se anche fanno gli sbruffoni, gli indifferenti, i qualunquisti a parole, a volte, e ci mandano in bestia cpon le loro vane polemiche, in realtà quello che gli abbiamo insegnato se lo portano dentro e al momento giusto esce fuori. E mi sono sentita rincuorata...

kyra ha detto...

A me questp post oltre alla paura e al senso d'affetto profondo, mi ha fatto pensare che a volte rischiamo la vita.. prudenza e un mega abbraccio

Minu ha detto...

Carissima Wilma,
intanto tiro un sospiro di sollievo per sapere che alla fine c'è stato un bel finale, mi commuovo leggendo nel commento di Miranda che l'adolescente, il giorno dopo, ha impugnato la vanga per aiutare chi è stato più sfortunato. L'altra considerazione è sulla fatica di essere genitori, ho anche io una figlia adolescente, che ogni tanto mi chiede di uscire, al momento vive dei miei no, mi sembra di capire, spera nei miei dinieghi, forse non è ancora pronta. Pioggia o non pioggia, io non sono ancora pronta ad aspettarla impaziente sotto un plaid. Forse dobbiamo ancora crescere entrambe e staccare questo cordone.. in più essere lontane dal centro città certo non ci aiuta

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

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FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.