Le dichiarazioni di questi giorni del Senatore Cossiga, che all'epoca era Ministro dell'Interno, sono scandalose e oscene e non possono non indignare e suscitare dubbi e interrogativi legittimi su quanto accadde in quei giorni.
Oggi chiediamo e vogliamo la VERITA'!
Riporto le dichiarazioni del Senatore Cossiga ad un famoso quotidiano nazionale:
"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno (...) Infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano. Magari non gli anziani, ma le maestre ragazzine sì". (tratto da La Repubblica)
VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!
Pensate che noi continuiamo a pagarlo e anche bene come senatore a vita! Un ceffo di questo genere che risolve il conflitto sociale con manganelli e infiltrati, che riponde alle legittime richieste e proteste di ragazzini con bugie e picchiatori...
Mi colpiscono le parole di Erri De Luca:
"Oggi lo riconosci, era impossibile trattare con quella gioventù. Da dov’era spuntata tutta insieme? Così avversa a ogni autorità, strafottente di deleghe, di partiti, di voti, così ficcata in mezzo al popolo, pratica di vie spicce, contagiosa. Entrava nelle prigioni a schiere di arrestati, faceva lega con i detenuti e iniziavano le rivolte contro il trattamento penitenziario. Andava a fare servizio di leva e dentro le caserme partivano gli ammutinamenti per un rancio migliore e una paga decente. Negli stadi i tifosi adattavano i cori e ritmi delle manifestazioni ai loro incitamenti. Da dov’era spuntata quella generazione imperdonabile che ancora sconta il debito penale del suo millenovecento? Non lo sai, immagini piuttosto che in un sistema ondoso c’è un’onda più serrata e forte, che non si spiega con quella di prima né con quella di dopo. Perciò immagini che prima o poi le generazioni tornano.Tornano, è tornata, adesso ce n’è un’altra che agisce come un corpo, si muove da generazione. Altre età venute prima di lei si sono aggiustate a figlie del loro tempo, hanno aderito a esso in convinta ubbidienza. Questa di adesso, come la tua, fa il contrattempo, passa contropelo, perciò è contemporanea di se stessa, estemporanea al resto. Si occupa del mondo, anziché del condominio. Tu la segui, vai dietro alle sue mosse e alle licenze che le autorità si prendono contro di lei. Tu con le tue passate notizie di piazze arrostite, affumicate, sei presso di lei scaduto: questa generazione ammette di subire violenza ma non vuole sporcarsene reagendo. Vuole che l’aggressione sia da una parte sola, snuda il loro diritto e lo mostra allo stato di natura, per quello che è: sopraffazione.Ma ci fai cosa, tu e altri della tua specie ed età, in mezzo a questi nuovi? Poco e niente ci fai, che possa servire a loro, però ci stai lo stesso, richiamato in strada dal rosso di Genova, di piazza Alimonda, della notte alla Diaz, del resto alla caserma Bolzaneto, dal rosso sparso apposta che per vie misteriose risale alle tue arterie e ti appartiene”
1 commento:
Cara Miranda purtroppo l'omicidio della Masi è uno di quei delitti politici destinati a non essere mai risolti le indagini rimbalzeranno sempre contro u muro di gomma vedi ustica e altri... Per quanto riguarda Cossiga non dimenticare al tempo del rapimento di Moro lui era tra i capi della DC perciò ne sa parecchio sul fatto di sviare indagini, ma comunque Maroni non ha bisogno dei suoi consigli riguardante infiltrati provocatori , non dimenticare quello che ha fatto il suo CAPO al g8 di Genova
e poi primavera / e qualcosa cambiò, / qualcuno moriva / e su un ponte lasciò / lasciò i suoi vent'anni / e qualcosa di più... »
(da Bologna '77, di Stefano Rosso)
Posta un commento