FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

sabato 10 marzo 2012

MATERNITY BLUES

Sono stata invitata alla "prima" di Maternity Blues. Un 'esperienza che, inevitabilmente, segna, arricchisce, sgomenta. Tratta della depressione post-partum che, da fisiologica, diventa patologica e sfocia in psicosi. La vicenda si snoda all'interno di una struttura psichiatrica: sono le storia di quattro madri che hanno ucciso i loro figli. Il gesto più contro natura che si possa immaginare, quello da cui, ognuno di noi, prende lunghe distanze, giudicandolo immorale e condannandolo. Ciò nonostante, inaspettatamente, l'aspetto più profondo del film è proprio la pietas che si prova, non senza dolore, per queste donne. Prima ancora del dispiacere per i bambini uccisi, a cui è negata l'alternativa, c'è la comprensione verso la sofferenza delle assassine, che sono state anch'esse bambine uccise, non nel fisico ma nell'affettività, nelle  possibilità. Sono storie di madri sole, a cui è mancato un attaccamento sicuro alla loro primaria figura d'attaccamento. Sono vicende umane di amori delusi, di coppie disfunzionali, di silenzi e vita che incombe, ignara delle aspettative, dei sogni e dell'immaginario. Una delle scene più strazianti è quella di una delle donne, con un neonato in braccio, che fa la lavatrice, mentre due figli piccoli, in salotto, litigano ed urlano. Lo strazio è il telefono che squilla, prepotente, e la donna che risponde, stremata, all'uomo che, dall'altra parte del filo, si capisce che l'ha lasciata sola, incompresa e sopraffatta. Il film punta il dito sulla società intera, su una rete sociale da cui, troppo spesso, uomini e donne, bambini e vecchi, scivolano via, nell'indifferenza generale. Rispetto poi all'essere madre, molto banalmente, sembra davvero che la globalizzazione riproduca un'unica idea della maternità, e che questa sia solo serena, seducente, appagante. In questo scenario di modernità vincente,  è malato, mancante, colpevole, colui che non rispetta il modello, che esce dagli schemi e prova impulsi inconsueti. Ma la storia di ogni persona ha poco a vedere con ciò che deve essere. E' fatta di lutti, di abbracci mancati, di silenzi e rancori. Di sentimenti da non raccontare. E' fatta di notti a prepararsi discorsi da dire a chi ci sta a cuore, destinati a restare monologhi interni, che son come punte di vetro su un corpo scoperto. E' piena di sensi di colpa: padroni crudeli che guidan le scelte, personaggi scomodi che, soprattutto le donne, conoscono bene. E' intrisa, infine, del nostro bisogno di essere amati, compresi, accolti, nella nostra stupefacente individualità. Dalla notte dei tempi.

4 commenti:

monteamaro ha detto...

E' un colpo a freddo il tuo post Wilma, che fa riflettere, quasi da ko. Niente casa del mulino bianco per tutti, ma quel bisogno così umano di essere amati, compresi, accolti, sostenuti, che cade nel vuoto. Si un abbraccio mancato, una carezza non data, l'assenza di chi dovrebbe esserci vicino, a volte uccide l'anima. La rete sociale poi?...Balle!

Miranda ha detto...

Ci voleva proprio un film così...

the muffin woman pat ha detto...

azzo. forse è un film che ora come ora non vedrei:)

sai cosa.
è che la donna deve essere, una buona donna, curata, una buna lavoratrice, una buona mamma. una buona amica, una buona cuoca, una buona colf, una divertente, in forma, una buona amica...
tutto in un unico corpo e in unica mente.

quando ho scoperto di essere incinta io non ho fatto i salti di gioia. mi sono vergognata di questa cosa. l'ho tenuta nascosta per tanto tempo. poi ho pensato che dirlo sarebbe potuto servire molto più che tenerlo dentro.
non bisogna vergognarsi di quello che si è. è che la società in cui viviamo ti vuole sempre al top.

kyra ha detto...

"Ma la storia di ogni persona ha poco a vedere con ciò che deve essere" in questa frase c'è tutto Wilma e complimenti per la tua scrittura. un abbraccio :)

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

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FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.