NO SEX NO CITY di Miranda, Samantha e Wilma.: MA QUANTO SEI CARINA!

giovedì 17 luglio 2008

MA QUANTO SEI CARINA!

Sono da poco passate le due del pomeriggio e sono in spiaggia:il sole caldo e l'ozio post-pranzo mi spingono verso il fresco della zona bar,così mentre leggo un buon libro la bimba può fare i compiti e uniamo l'utile al dilettevole! Ma ecco avvicinarsi una simpatica bambina,avrà circa 4 anni:bionda,due morbide treccioline le incorniciano il volto,vivaci occhi azzurri e un simpatico sorriso la contraddistinguono. Si, Si..!! è proprio lei! La invito a sedersi con noi,mentre lo sguardo di rimprovero della mia scolaretta sembra dirmi: ma come!?? devo fare i compiti!! Come ti chiami le chiedo?.. ma che bel nomeee, e la tua mamma!? ah si..mi sembrava.. e il tuo BABBOOO? ah..DAVIDE.

(lo dicevo io,deve avere un nome che inizia per D: determinato,discreto,dilettevole,dinamico,disarmante,si, d come Davide! senza dimenticare..d come Dante! )

E quindi è a lavorare!?? ah a Parma. ..e quando tornaaa!?? ah..non lo sai eh!? piccina!

Ma quanto sei carinaaaa!

2 commenti:

Miranda ha detto...: Samantha sei incorreggibile!!!!
c'è da sperare nel week end...
Poi molti questa settimana vanno in ferie...chissà...; 18 luglio 2008 alle ore 08:21
Wilma ha detto...: Oddio, il mare è bello, poetico,invitante e, perchè no, anche un toccasana per le malattie respiratorie. Potrei trovare mille motivi per andarci: ci si abbronza, i bimbi si divertono,ci si può rinfrescare piacevolmente nei momenti di afa...Ma Davide, Dante, il dentice, il didietro che si vede accennato in questa meravigliosa foto..bè, questi sono i motivi più nobili per frequentare la spiaggia!!!; 20 luglio 2008 alle ore 15:43

Posta un commento

AVVISO AI NAVIGANTI

Sono pregate di effettuare un repentino cambio di rotta
tutte quelle che:
-"come sei brava a farlo te..." (e con la scusa ti caricano di lavoro)
-pur portando la tg.42 mangiano tanto e di tutto (stronze e bugiarde!)
-ti danno la fetta di cocomero regolarmente senza punta perchè purtroppo si è spezzata ed è finita in bocca a loro (!)
-vanno in palestra solo per loro stesse
-stirano TUTTO, anche le mutande (non avete proprio, dico proprio niente di meglio da fare?)
-la prima cosa che guardano in un uomo sono... le mani (ah! ah!)
-non hanno mai pedalato sulla graziella
-non hanno gioito della vittoria ai mondiali dell''82 (non erano ancora nate, sigh!)
-"lasciatelo lavorare" (a costoro aggiungo in via eccezionale anche un caloroso e sentito VAFFANCULO!)
-l'età non conta
-i soldi non contano
-l'aspetto non conta
-la dimensione non conta (neppure quella!)
...MA ALLORA COSA CAZZO E' CHE CONTA?
-"l'amicizia tra donne non esiste, c'è troppa competizione" (ma che donne frequentate?)
- "hanno soltanto amici uomini" (possono però restare se 'sti amici ce li portano a far conoscere...)
- sono tipe da "no stress pompea" perchè il perizoma non torna e le autoreggenti stringono (va beh...perchè non togliersi tutto allora?)
(continua...)

QUALCUNO ERA COMUNISTA, QUALCUNO PENSAVA DI ESSERE COMUNISTA E...QUALCUNO E' ANCORA COMUNISTA

Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.

Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo,

perché era disposto a cambiare ogni giorno,

perché sentiva la necessità di una morale diversa,

perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.

Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso, era come due persone in una.

Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.

GIORGIO GABER

PRIMO LEVI

"Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti"