Deve decidere della sua vita proprio mentre sta combattendo una feroce lotta con me, suo padre, il fisico che esplode, gli ormoni e i capelli che proprio non ne vogliono sapere di stare al loro posto... Come può essere sereno ed equilibrato? E noi genitori, che dovremmo indirizzarli, non siamo forse più confusi di loro? Non siamo ancora alla ricerca di una stabilità, di punti fermi da determinare, di riferimenti da individuare? Intenti a far quadrare uno stipendio che è come una coperta corta dove se copri i piedi scopri le spalle. Alle prese con un governo che prende decisioni preoccupanti e destabilizzanti, che gettano ombre oscure sul futuro dei nostri figli.
FRANCESCO MUSANTE
La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
venerdì 21 novembre 2008
Il primo capello bianco...
Eccolo, è arrivato, inaspettato e inopportuno fa bella mostra di sè nella parte sinistra della chioma. Chi lo ha invitato? Cosa sta a significare? Al più presto lo elimino, con l'aiuto del caro Gianfranco ("caraaa ne avevi proprio bisogno: facciamo un bel taglio, il colore...un bel color cioccolato, molto trendyyy, cosa ne pensi???!!!), ma la sua comparsa non può lasciarmi indifferente. Credo che voglia dirmi qualcosa. Forse che son quasi quaranta, che son grande, che stò vivendo l'età adulta, quella delle certezze, dei sogni avverati, dei progetti realizzati, quella di chi, ormai, sa cosa è giusto e cosa non lo è, quella di chi è in grado di dar consigli, indirizzare, quella della "nave a metà del suo viaggio"...
Questo innocuo e brutto capello mi induce a connessioni che non so spiegare, lo metto, inspiegabilmente, in relazione a ciò che è successo oggi.
L'adolescente ci annuncia, all'ultimo momento, (ipod nell'orecchio, messenger attivo), che nel primo pomeriggio abbiamo un appuntamento con uno psicologo, a scuola, che ci parlerà dell'"orientamento". Cos'è l'orientamento?? Ha a che fare con i punti cardinali, la bussola, i cinque sensi??!!! Non capisco... Distratto e frettoloso ci spiega che parleremo della scuola che dovrà affrontare dopo la licenza media. Andiamo, incerti e speranzosi. Ci attende una folla di genitori, nostri coetanei: pancette, rughe, qualche incipiente calvizia, capelli mechati e segni del tempo ben camuffati. Quando è il nostro turno entriamo come due scolaretti impreparati e ansiosi di far presto. Lo psicologo è anche lui coetaneo. Per un attimo penso:"Questo qui, alla sua età, è ancora qui a far lo scemo con questi assurdi progetti?", ma è calato perfettamente nel ruolo e dopo averci chiesto la sigla (il nostro bambino è una sigla per lui, per ragioni di privacy, che tristezza!!!), osserva i risultati di vari test e sentenzia:"ragazzo dotato di un buon ragionamento, di buone capacità logiche ma poco incline allo studio, può fare un istituto tecnico, arrivederci!". Ma dico, che ne sa lui di ciò che ho immaginato per mio figlio nei nove mesi che si sviluppava dentro di me? E' al corrente dei nostri meravigliosi dialoghi nei suoi primi anni di vita:"Mamma, voio fare il lavoro tuo così stamo insieme tutta la vita!" "Voio fare il cuoco come il mio babbone...". Lo sa, l'esperto, che il mio principe brufoloso, quando scende da cavallo e si toglie il mantello mi confida sognatore:"voglio fare lo scienziato" e che si immagina nei cartelloni pubblicitari come web-designer? E' al corrente che il mio impavido rivoluzionario alla profe che indicava alla classe i nomi dei candidati al Consiglio d'Istituto perchè li fornissero ai genitori ha chiesto serio:"Vorrei conoscere i programmi di queste persone..."? Ha pensato che i suoi insindacabili test sono inquinati dai conflitti interni che vivono tutti i tredicenni occidentali?
Credo che il mio capello bianco abbia avuto le sue ragioni a nascere...ed io ho le mie ad estirparlo!
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2 commenti:
Cara Wilma,ti capisco.
Ieri il mio adolescente mentre si allacciava in tutta fretta le scarpe seduto sul pavimento,mentre gli amici lo aspettavan sulle scale di casa per sgommare via sulle bici, mi dice:"tra un'ora c'è il consiglio di classe aperto ai genitori,ci vai vero?!" Esordisco con un:"ma quando caz..em caspita me lo hai detto?!". Così vado.. Che amarezza amiche! La solita insegnante che si rivolge ai nostri ragazzi come ad una truppa che ha il compito di annuire,studiare,lavorare senza scazzeggi di sorta!Unico pensiero:l'ESAME,il 5 in condotta,la possibilità della bocciatura.(Pareva la MariaStella fatta persona) Senza parlare della scelta della futura scuola. Il sunto è questo: con 8 o 9 liceo scientifico,artistico ..con 7 ce la puoi fare anche a ragioneria con il 6 accontentati degli istituti tecnici! Sono basita,davvero. Naturalmente come potete immaginare zitta non son potuta stare!! Se solo lo sapesse il mio adolescente si vergognerebbe un sacco..la solita mamma che fa casino!
Sono inorridita per quanto mi avete raccontato sulle varie modalità in cui nelle diverse scuole si tenta di indirizzare (orientare, orientare!) i ragazzi su scelte determinanti per il loro futuro! Psicologi armati di test e punteggi, insegnanti castranti che minacciano bocciature e sventolano il voto in condotta come un'arma nucleare, graduatorie e selezioni arbitrarie...mi chiedo perchè non usare la palla di vetro? O estrarre a sorte il proprio futuro? Sarebbe più simpatico, disarmante, e forse ci si azzeccherebbe di più...per lo meno farebbe saltare in aria certe consuetudini cristallizzate, minerebbe certe etichette (il più bravo, l'ultimo della classe...), farebbe da propulsore a certe speranze castrate da una scuola troppo spesso selettiva...ve l'immaginate? L'ultimo della classe sorteggiato per il classico? Avrebbe una speranza, un sogno da inseguire...
Quanti cambiamenti avverranno in questi ragazzi di appena quattordici anni, così tanti e in così tante direzioni che tra pochi mesi già non li riconosceremo più... Quanta forza si scopriranno, quanto entusiasmo, quante insospettabili risorse. E' troppo presto per precludere loro delle strade: "hai ottenuto 5/13: chiaro, non sei portato!", "per lo scientifico? almeno la media dell'8" Con meno sei fuori!
Certo, è una scelta difficile. Hanno appena messo via barbie e costruzioni che già si trovano a dover progettare il loro futuro. Ma io ho la ricetta: 2 etti di farina doppio 00, tre uova, due pizzichi di lievito...scherzo! Non ce l'ho la ricetta, anzi non credo che esista perchè è impossibile sapere come saranno e come cambieranno nei prossimi 5 anni. Se avessimo vent'anni, anche venticinque, di meno ci appelleremo alla libertà di sbagliare. Ricordate? Ma oggi che siamo genitori per i nostri figli vogliamo fare la cosa giusta! Sceglieranno loro, a noi il compito di star loro vicini e sostenerli comunque (incrociando le dita).
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