FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

sabato 17 gennaio 2009

La scuola va a nozze con i fichi secchi...

Se si perde loro (i ragazzi più difficili)
la scuola non è più scuola.
É un ospedale che cura i sani e respinge i malati.
Don Milani Lettera a una professoressa
Il sipario massmediatico sulla scuola è calato, l'onda di studenti ed insegnanti scesi in protesta nelle piazze di tutta Italia s'è infranta e sciolta nel mare tranquillo del quotidiano tran tran, le famiglie hanno indirizzato altrove la loro buona dose di preoccupazione... ma il governo e la Ministra non hanno abbandonato il loro progetto di scuola. E così dopo il violento temporale estivo della Finanziaria, che si abbatteva come una mannaia sulla scu0la, riducendo risorse, insegnanti, tempo orario e classi, ora cade sulla scuola la pioggerellina lieve dei decreti attuativi e dei regolamenti che reneranno ufficiale ed irrimediabile il volto nuovo della scuola targata Berlusconi. Una pioggerellina leggera ma costante, che passa inosservata ma che si sta infiltrando, maligna, in ogni fessura e finirà per far franare completamente la nostra scuola. Quanto emerge da questa normativa non lascia adito a dubbi: il profilo della scuola cambierà radicalmente e più in fretta possibile. Infatti, se in un primo tempo, c'era stato detto che la riorganizzazione sarebbe stata graduale (cioè iniziando dalla classe prima poi di anno in anno estendendosi a tutte le classi) ora è chiaro invece che già dal prossimo anno tutte le classi dovranno adeguarsi al nuovo regime: insegnante unic@ (che non sarà unic@ perchè comunque sarà affiancat@ da insegnanti di religione e forse, di inglese e se il tempo orario supera le 24 ore da altri insegnanti), abolizione delle compresenze, aumento del numero di alunni per classi.
Si torna dunque ad una scuola d'altri tempi?
Il vecchio modello di scuola basato su un insegnante unic@, durato in Italia più di secolo, rispondeva alle esigenze della società di allora, rurale e scarsamente alfabetizzata, dove il dialetto per molti era ancora l'unica lingua. Pertanto si richiedeva alla scuola elementare di fornire una prima alfabetizzazione, di insegnare a leggere, a scrivere, a far di conto. Era una scuola selettiva, classista e sanzionatoria che privilegiava un ceto sociale, quello medio-alto, e tagliava fuori tutti gli altri. In questa società e attraverso questa scuola i figli degli operai e dei contadini sarebbero stati fatalmente operai e contadini, non avevano scampo. Solo ai figli di famiglie di ceto sociale medio-alto era consentito l'accesso al sistema scolastico secondario: tra di essi sarebbero stati scelti i membri della classe dirigente del Paese. Questa scuola perdeva ogni anno 46000 studenti, che appartenevano tutti agli strati sociali più poveri (ve ne stupite?).
Il processo graduale di democratizzazione della società, l'industrializzazione e un benessere più diffuso, portarono a rimettere in discussione l'assetto sociale e di conseguenza il sistema scolastico che di quell'assetto era la catena di trasmissione. Le rivendicazioni operaie, la speranza, diffusa in tutti gli strati sociali, di poter garantire ai propri figli un futuro migliore del proprio, grazie ad una maggiore istruzione, e dunque per l'operaio di avere un figlio dottore, le contestazioni studentesche del 68, l'esperienza e le riflessioni di Don Milani e delle Nuove Scuole portarono ad un ripensamento delle finalità educative e dei sistemi d'insegnamento e di valutazione. Sotto tutta questa pressione la Scuola mutò gradualmente aspetto, facendosi più democratica e aperta alla società civile, con i Decreti Delegati del '74 che permettevano la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della scuola, più egualitaria, con la chiusura delle scuole speciali e l'inserimento nelle classi dei portatori di handicap, più promotiva e non più sanzionatoria con l'introduzione della valutazione formativa, più motivante ed efficiente con l'individualizzazione e la diversificazione dei percorsi di apprendimento. Con i provvedimenti successivi riuscì a garantire una maggiore formazione, passando dall'insegnante unic@ al team docente, ampliando il tempo scuola, introducendo l'insegnamento della lingua2 (inglese), dell'informatica e permettendo attività laboratoriali e progetti di recupero grazie alle ore di compresenza che il modulo permetteva.
Ecco che oggi, con i provvedimenti del Governo Berlusconi, tutto questo viene cancellato! Senza un progetto educativo coerente, trascurando i bisogni formativi dei ragazzi, negando le esigenze e le aspettative delle famiglie, dimenticando i danni che una scuola "povera" di tempo scuola, di insegnanti, di risorse, di progetti, può causare. Il modello scolastico che si propone, anzi si impone non è un semplice ritorno al passato, al buon tempo andato, quando il formaggio ed il latte si compravan dal pastore e i pomodori si coglievano nell'orticello dietro casa e, mamma!, quant'eran più buoni! Semplicemente perchè quella società non c'è più, si è modificata, e son mutate le nostre esigenze e le aspettative che ogni famiglia riversa sulla scuola dei propri figli. A meno che il fine ultimo non sia proprio ripristinare quel tipo di società, dove le classi sociali sono nette, chiuse e ben differenziate, dove l'ascesa sociale è di fatto impedita da differenti opportunità formative, dove il destino di ciascuno è già ben scritto nell'appartenanza a questa o a quella classe sociale. Non so che dire...il dubbio è legittimo e terribile...
STIAMO IN GUARDIA!!!!
Quanti vocaboli possiedi? Al massimo 250.
Il tuo padrone non ne possiede meno di 1000;
questa è una delle ragioni per cui lui resta padrone
e tu rimani nelle condizioni in cui sei, povero e servo.
Don Milani

3 commenti:

Semalutia ha detto...

Complimenti, bellissimo ed amarissimo post. Che sconforto, pensare di mandare i miei bimbi in una scuola di 30 anni fa! Io mi ricordo che era la maestra a fare la differenza: se era brava, gli alunni ne uscivano preparati; se era un'asina la classe tutta ne usciva penalizzata. A me era capitata quella brava; alla mia migliore amica quella che nelle pause tra una materia e l'altra si faceva sempre un bicchierino di caffè Sport Borghetti!

Mi sforzo ora di mandare i miei figli ad asili nido e scuole materne montessoriane (viviamo nella città natale di Maria Montessori) per poi perdere tutto andando avanti? Che beffa!

Camu ha detto...

..che tristezza...oramai nessuno ha più la voglia di lottare per diritti sacrosanti come quello di un'istruzione uguale per tutti e di ottimo livello!!!!

Miranda ha detto...

Oddio leggere tutto sto post infinito e noioso, non so come avete fatto...
Semalutia e Camu: sì, decisamente si è perso di vista ciò che è veramente importante nella vita

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.