Erano anni che volevamo andare e cercavamo solo l'occasione giusta. Finalmente è arrivata: Miranda mi annuncia che hanno organizzato una gita in pulmann all'Orrido di Botri e noi non possiamo proprio mancare! Zaino in spalla, zeppo come di consueto con metà casa più Iva e scarponi ai piedi, partiamo all'alba! Ma dove son finiti i calzini da trekking, pagati quanto tre ingressi in piscina? Scappati con il 740 dell'anno scorso! vabbè opto per i "fantasmini", son più trendy! Nei giorni precedenti ho chiesto a Google qualche notizia sul percorso (ormai mi rivolgo a lui per qualsiasi questione, dall'ovulazione al programma di studi, tremo pensando al momento in cui mi risponderà con un meritato:"Vaff.!") e lui mi ha risposto vago, distraendomi con immagini mozzafiato e scenari fiabeschi che hanno preso il sopravvento! (...Son giovane...Son spensierata...Son sognatrice...E che ci volete fare?). In pulmann, quando mi accorgo che è già passata un'era geologica da quando siamo partiti, mi rendo conto che non mi ero informata neppure sulla distanza. A dire il vero mi ero accontentata della risposta di una razionale Miranda che mi aveva assicurato: "...una mezz'oretta, quaranta minuti, siamo là...". A un certo punto del tragitto, come una milanese snob che vive in centro città, costringo l'autista a fermarsi perchè ho la nausea e stò da cani, come dopo una bella sbornia di gioventù! Per fortuna riesco a scendere prima di fare vittime in pulmann e , fuori, appoggiata al guard rail in posizione tipica, mi chiedo, sopraffatta:"...ma cosa mi riserverà la vecchiaia??". Dopo mille curve o poco più, arriviamo. Ci forniscono i caschi e si comincia la marcia. Tutti corrono, sicuri e impavidi come se fossero sempre vissuti lì. Noi arranchiamo per non perderli. Ma perchè sono così veloci, leggiadri? O cazz! Non hanno gli zaini. Perchè?? Come faranno quando arriveranno alla meta agognata, bagnati e affamati? Si mangeranno le nostre focacce farcite? Mi ruberanno gli slip? Miranda chiede spiegazioni, preoccupata più per la mortadella che per gli indumenti intimi...La risposta è fornita in un misto di compatimento e compassione: "Gli zaini dovevano essere lasciati dove siamo partiti perchè è lì che torneremo per il cambio e il pranzo!". NO! No! nnnooo!!! e noi faremo 3Km all'andata e altrettanti al ritorno, saltando come circensi su massi scivolosi, appena sopra il pelo dell'acqua, con questi macigni sulle spalle? Quattro ore di cammino rischiando di cadere e di ammollare tutto il contenuto degli zaini in acqua gelata? Ma che abbiamo studiato a fare? Appena arrivo a casa strappo il libretto universitario, altro che specialistica! Vabbè, ormai ci siamo, su, coraggio...Bello è bello, anzi, bellissimo...Ecco, da lontano si intravede il punto in cui guaderemo il fiume. Nelle foto di google si notava che gli escursionisti in quel punto avevano l'acqua che gli arrivava ai polpacci; sarà fredda ma sopporteremo. Avverto il Piccolino, che, come un piccolo canguro, segue sempre la sua mamma in ogni avventura (ancora per quanto??), lo rassicuro e gli fornisco le informazioni che ho. Non penso, testa vuota, che nelle ultime due settimane ha piovuto per diversi giorni e che ci sono stati pure degli alluvioni, quindi l'acqua del fiume potrebbe essere salita. Non lo penso finchè non ci sbatto di naso: dobbiamo fare un bel tratto di percorso con l'acqua che, a me, arriva ai fianchi! Il Piccolo piange per quanto è gelata! Siamo immersi, con pantaloni, scarponi, zaino! Ditemi che è un'incubo, ditemi che ora mi sveglio. Il Piccolo inizia a piangere e dice che le gambe gli si stanno paralizzando. Cerco di parlare ma la voce non esce, mi manca il respiro per quanto è freddo il fiume. Intanto il gruppo si è volatilizzato. C'era la guida? Non l'ho vista...Immagini di spiagge rilassanti, piscine beate, divani comodi e giardini allettanti si sovrappongono una sull'altra. Ma chi ce l'ha fatto fare?? Chi? Chi? Alla fine, dopo circa due ore di cammino, scopro un'angolo dove si è posato un bel raggio di sole; ci sono anche delle farfalle variopinte e un bel masso piano, pronto a ricevere la mia stanchezza. La decisone è immediata: non farò un passo in più, mi fermo qui e aspetto il gruppo. Dagli scarponi l'acqua esce come da una caraffa e i fantasmini, quelli trendy, non hanno protetto le mie caviglie che, ora, mostrano un bel taglio rosso ciascuna!
Comunque, tutto è bene ciò che finisce bene,come si suol dire; alla fine ci attendeva uno spazio attrezzato con bei tavoli di legno e tanto verde. Ci siamo liberati degli abiti zuppi e abbiamo pranzato allegramente, in una bella frescura, con una simpatica e rilassante compagnia che ci ha offerto salsicce grigliate, patatine, dolcetti al cioccolato e noccioline.
Dico solo una cosa ancora: se qualcuno organizza una gita là, sappia che io ci son già stata e cedo il posto...
5 commenti:
Io ci andrei volentieri, se solo abitassi più vicino!!
Mi piace questo genere di "avventure". Ora, poi, che so già come regolarmi grazie a te...!
:O))
Che giornata, ragazzi!
Tutti gli interpellati nei giorni precedenti a dirci quanto era bello...nessuno ad informarci sulle reali difficoltà! Ma che sottile sadismo! Diciamo che forse anche noi non eravamo proprio in forma...
Credo che questa escursione sia più bella da ricordare che da fare...ma non diciamolo a nessuno.
mamma mia! non oso immaginare le conseguenze che avrebbe avuto su di me una gita così bagnata: io ho camminato per due ore sotto il diluvio, l'altro giorno, in montagna, e sono rientrata alla base zoppicando, perchè il ginocchio mi lanciava fitte di dolore.
e il giorno dopo, ancora, mi ricordava: non hai più l'età per inumidire le tue membra senza conseguenze, bellezza!!
Scusami, davvero scusami!
Mi sono divertita troppo a leggere questo tuo post, ma ti assicuro che nel profondo ho vissuto l'orrore di un'avventura che nemmeno se mi avessero pagata profumatamente avrei potuto affrontare, mi sarebbe venuta una crisi di nervi!
Bentornata sana e salva!
Luz, sei scusata! :-) Pensa che, adesso, quando lo rileggo, fa tanto ridere anche me...
Angelo Azzurro, non me la sento di convincerti ad andare perchè con il Piccolino abbiamo deciso che lo consiglieremo solo a che ci sta parecchio antipatico!
Miranda, son sempre in forma per una bella seratina come l'altra sera: quando andiamo??
Pimpa, in effetti i giorni successivi il male alle gambe si è fatto sentire...Eppure, nonostante tutto, la natura ci chiama a gran voce e noi non ci sottraiamo...
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