Sono le tre e non dormo. Mi rigiro nel letto inutilmente. La puntata dura e dettagliata, di Presa Diretta sulla "Spazzatura" mi ha scaraventato all'inferno. La città delle ecoballe, accatastate come funeree piramidi per diversi km quadrati, assomigliava proprio, in effetti, ad un girone dantesco. Poi le zolfatare, coi loro fumi perniciosi causati dall'immondizia mal sotterrata, la strada dei rifiuti, accatastati lungo i bordi per vari, interminabili km a Giuliano, lo sversamento del percolato nel golfo di Napoli, la comparsa sospetta di viscidi vermi bianchi sulla spiaggia, un depuratore da un milione di euro che non ha mai funzionato, il miracoloso termovalorizzatore di Acerra, inaugurato in pompa magna dal Presidente del far finta di fare, militarizzato peggio di una base Nato, l'aumento delle displasie osservato dai medici, i deodoranti spruzzati sui rifiuti per nascondere, vanamente, il loro puzzo nauseabondo, discariche costruite in deroga con il beneplacido del governo, bonifiche di terreni mai effettuate, zucche e melanzane che non arrivano a maturazione, falde acquifere avvelenate e chiuse, ed infine l'indifferenza di Bertolaso, che, arrogante, svia alle domande imbarazzanti e nega l'evidenza dei fatti. E, dietro tutto questo, il malgoverno, lo sperpero di denaro pubblico (gli addetti alla raccolta della spazzatura in Campania sono in numero doppio rispetto a tutte le altre regioni), la propaganda politica che non sente ragioni, che non accetta critiche, che nega il problema, e, soprattutto le mani della camorra sulle aziende che si dovevano occupare dei rifiuti, per le quali era più conveniente non attivare la raccolta differenziata. Osserva crudamente Riccardo Iacona: "la mala politica ha trasformato la spazzatura in oro e la salute dei cittadini in spazzatura". Per denaro hanno trasformato uno dei luoghi più belli del mondo in un letamaio, e quello splendido mare in una cloaca. E tutto questo solo per soldi, inseguendo una concezione distorta ed egoistica di ricchezza, che è solo accumulo personale e materiale di roba. E, in fin dei conti, inutile se anche i loro figli, proprio come i nostri, si tuffano in un mare contaminato, se, proprio come noi, non possono sapere quanto velenosi siano le verdure che mangiano, il latte che bevono, l'aria che respirano. Bastardi, hanno costruito un inferno da cui neanche loro, nonostante il potere, le amicizie importanti, gli agganci politici, potranno salvarsi.
FRANCESCO MUSANTE
La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
martedì 8 febbraio 2011
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8 commenti:
ed io devo viverci ... sono pochi, troppo pochi i chilometri che mi separano da tutto ciò :/ (20 o 30, non di più)
Uno dei motivi per cui me ne andrei seduta stante.
aggiungo un link di google maps ... parziale, ovviamente
http://maps.google.com/maps/ms?ie=UTF8&oe=UTF8&msa=0&msid=110249202866734475369.00045859692b88e942751
E' proprio un mondo che va all'incontrario, quasi più niente ci interessa del bene comune.
Neanche questo nostro Paese che va a rotoli....: Commissioni, sottocommissioni, commissari, mio Dio, è la fiera del bla- bla-bla!
Finchè ne abbiamo la forza, almeno indignamoci...
Ciao Miranda.
Ma si troverà mai una soluzione ??!! Inizio a dubitarne...
e pensare che in Germania il riciclo dei rifiuti di vario tipo è un affare, dà lavoro a diverse persone. E' pazzesco!
Ma finchè non ci liberiamo delle organizzazioni mafiose, che controllano pure i rifiuti, ho l'impressione che non se ne esce.
Prova ne sia che nei disordini per la discarica di Pianura era statacoinvolta la camorra (e si misero pure in mezzo gli ultras laziali richiamati alla bisogna...fatto denunciato da Carlo Bonini nel libro "A.C.A.B.").
da qualche tempo, care Amiche di click, dalle vostre stanze mancano le riflessioni leggere, quasi spensierate, desiderose di accarezzare la vita con delicatezza. Non è una critica. E' solo una constatazione. Mi sembra il segno dei tempi: vuol dire che davvero ci stanno strappando la gioia di sorridere, di godere del sano cazzeggio, di poter mettersi sulle spalle la nostra vita senza avere la sensazione che pesi più del dovuto. Un abbraccio
Con un abbraccio, mi aggrego a Pol.. :)
Caro Pol, non posso che darti ragione. Scherzare, ridere e scrivere mi è oggi più difficile nella situazione in cui ci troviamo. Lo schifo che ci travolge, l'inequità sociale, l'arroganza del potere, la disinfornmazione, la polititca urlata, il sovvertimento delle regole del buon vivere civile mi creano un disagio perpetuo che fatico a sopportare. Ieri però, sfilando con quelle migliaia di persone (non solo donne) qualche spiraglio di luce si è aperto. SPERIAMO!!!
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