Da diversi giorni, ormai medito di scrivere questo post ma poi ogni volta finisco per rinunciarvi. Da qualche tempo, infatti, c'è una separazione in corso tra il comitato di redazione di Liberazione (il giornale di RC), il suo direttore Piero Sansonetti e la maggioranza del Partito con il suo Segretario Paolo Ferrero. Di tutti i motivi, le controversie e le questioni che hanno portato a questa rottura per la verità io ne ho compreso ben poco. Temo che molte sfumature mi siano sfuggite. Temo di non aver colto molti significati nascosti tra le righe. Forse non ho nemmeno ben colto le reali motivazioni e le possibili conseguenze.
Liberazione è un giornale che mi piace. E' un giornale che compro quando ho voglia di sentirmi a casa, quando ho bisogno di un'altra angolazione da cui guardare le cose, quando tutto il resto del mondo sembra parlare un'altra lingua. In Liberazione riconosco affinità di pensieri e una sensibilità verso temi trascurati dalla maggioranza dei giornali, ormai votati al pensiero unico, univoco, conforme; qui trovo una visione del mondo che mi è consona e che ormai sfugge alla maggior parte della gente che conosco. Per questo mi è difficile comprendere ed accettare quanto sta accadendo. Non so chi abbia ragione, non riesco ad esprimere un'opinione ma voglio dire come mi sento.
Imbarazzata! Arrabbiata! Confusa! Delusa! Tradita!
Per la brutta immagine che ne esce, per le sensazioni spiacevoli che mi suscita: un Segretario che caccia il suo direttore perchè non si conforma alla linea politica del partito. Ma si vuole un giornale o un bollettino di partito? Quale considerazione viene data all'autonomia dei giornalisti, alla pluralità, alla divergenza creativa di pensiero? E soprattutto di che cosa si ha paura? Che circolino idee non consone a quelle della maggioranza del partito? Che vengano pubblicate opinioni discordanti da quelle della segreteria? Che si trattino temi che il partito non approva? Che le decisioni prese a livello politico non abbiano il necessario spazio sulle pagine del giornale? Proprio non capisco. Non ci arrivo. Mi era bastato quel 13 aprile! A voi no? Proprio ora che c'è bisogno delle energie, delle opinioni, delle idee, della forza mobilitante, della capacità creativa di tutti, si fanno scelte che forse, io temo porteranno a nuovi dissapori, a nuove scissioni, a ulteriori abbandoni. E' questo il momento dell'unità non della divisione!
9 commenti:
Ora non vorrei essere troppo presente sul tuo blog con continui commenti, ma visto che mi ci trovo.... ho scritto anche io sulla "cacciata" di Sansonetti, un paio di post indietro e se ti va sul mio blog puoi leggere Gap, Helios e Carta Straccia, sempre sull'argomento Liberazione.
A presto
Si Luz, ho già letto il tuo post e l'intervento di gap che non conoscevo ma mi è sembrato interessante, anzi credo anche di aver commentato. Andrò a leggere anche carta straccia e Helios. grazie
commento che c'entra come i cavoli a merenda (chi ha detto che i cavoli a merenda non sono buoni?).
non hanno gioito della vittoria ai mondiali dell''82 (non erano ancora nate, sigh!)
forse il mio povero blog, nuovo e senza visitatori, puo interessare.
Scusate l'intromissione.
Benvenuto allora. Passeremo a salutarti...il tuo nik è un po'...come dire...melanconico, sa di cose passate, già vissute, verrò a trovarti così magari capirò!
Forse in Italia se riuscissimo ad avere giornali "solo " di partito e "quotidiani" l'informazione sarebbe un po' più trasparente e i politici potrebbero dare consigli ai loro redattori e direttori senza inquinare gli altri.
non prendertela!purtroppo quando ci si aspetta più coesione,vengono fuori dissapori e divergenze.
Per farti sorridere (almeno spero) ti ho dedicato 2 premi .
Vieni a prenderli........
bacio
Lella
non riesco piu' a leggere i giornali da tanto tempo,e anche i telegiornali,quando tutto e' influenzato dalla politica,lo scarto,mi viene il rigetto,e rischio di essere perennemente disinformato,anzi,lo sono,ma lo sarei anche se guardassi tutti i telegiornali e leggessi tutti i giornali,tanto ognuno dice la sua,o si DIMENTICA di dire qualcos'altro,PER CONVENIENZA,mentre willie e grace mi piace un casino
Ciò che penso sul caso Liberazione lo hai già letto, cosa penso della sinistra lo potrai trovare nei post precedenti, ma non non penso di dire cose nuove o diverse da tutte quelle persone che si sentono tradite dalla sinistra. O meglio, dagli uomini della sinistra, non dalle idee.
Mi permetto di dire una cosa ad Andrea. Ogni uomo è dotato di senso critico e di discernimento. Sono persona di sinistra ma non ottuso. Se anche leggessi, facciamo il caso, una castroneria sul Manifesto non direi mai che è vera perchè l'ho letta sulgiornale. La stessa cosa vale per gli altri giornali. Sta a noi capire e discernere ciò che è vero (o risponde ad una esigenza di verità) e ciò che viene detto per convenienza. Ti garantisco che in Italia esistono giornali e giornalisti che vale la pena di leggere. Come diceva Gramsci, occorre acculturarsi per poter acquisire gli stessi mezzi del tuo nemico per poterli poi combattere con le stesse armi. L'informazione, in senso lato, è uno degli strumenti per acquisire tali mezzi.
Grazie della visita.
grazie a te gap,ti ho capito,ho forse commentato con un po di leggerezza e sfiducia,ma e' cosi' come dici tu,ciao
(willie e grace,mitici)
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