 Mi sento in dovere di dare anch'io il mio contributo sincero e sentito al neo-nato partito dell'Amore. Quale miglior modo se non iniziando a farvi gli AUGURI per questo nuovo anno che sta per partire?
Mi sento in dovere di dare anch'io il mio contributo sincero e sentito al neo-nato partito dell'Amore. Quale miglior modo se non iniziando a farvi gli AUGURI per questo nuovo anno che sta per partire?
 
Siamo così, dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate, ma potrai trovarci ancora qui nelle sere tempestose portaci delle rose nuove cose e ti diremo ancora un altro "si"...
 
 
 Mi sento in dovere di dare anch'io il mio contributo sincero e sentito al neo-nato partito dell'Amore. Quale miglior modo se non iniziando a farvi gli AUGURI per questo nuovo anno che sta per partire?
Mi sento in dovere di dare anch'io il mio contributo sincero e sentito al neo-nato partito dell'Amore. Quale miglior modo se non iniziando a farvi gli AUGURI per questo nuovo anno che sta per partire?
 
 Mi occupo sovente, per lavoro, di coppie in crisi, coniugi delusi, amori finiti, separazioni, conflitti. In questi anni sono stati così tanti i volti che ho visto gridare, piangere, soffrire, insultare, che, nonostante la mia infinita passione per la professione che svolgo, farei fatica a ricordare i nomi di ciascuno. Supportata dalle conoscenze teoriche, che mi tracciano la strada, rifletto costantemente sui dati che emergono dalle storie. Mi pongo interrogativi a milioni, cerco il senso, medio, comprendo, con l'obiettivo costante di giungere ad una riconciliazione degli affetti, indipendentemente dalle decisioni prese dagli attori. Ci penso anche nei momenti più assurdi: mentre acquisto il latte, guido, mi faccio la doccia, rispondo a mia madre...
Mi occupo sovente, per lavoro, di coppie in crisi, coniugi delusi, amori finiti, separazioni, conflitti. In questi anni sono stati così tanti i volti che ho visto gridare, piangere, soffrire, insultare, che, nonostante la mia infinita passione per la professione che svolgo, farei fatica a ricordare i nomi di ciascuno. Supportata dalle conoscenze teoriche, che mi tracciano la strada, rifletto costantemente sui dati che emergono dalle storie. Mi pongo interrogativi a milioni, cerco il senso, medio, comprendo, con l'obiettivo costante di giungere ad una riconciliazione degli affetti, indipendentemente dalle decisioni prese dagli attori. Ci penso anche nei momenti più assurdi: mentre acquisto il latte, guido, mi faccio la doccia, rispondo a mia madre...
 
 
 
 
Chi non ha ancora vent'anni,
chi ha superato i settanta,
chi è vestito di viola,
chi non dimentica il rosso,
chi non c’era mai stato,
chi ne ricorda altre mille,
chi ha portato i suoi figli,
chi è insieme al moroso,
chi è venuto col treno,
chi sopra una nave,
chi ha una bandiera,
chi saluta al balcone,
chi ha dipinto un cartello,
chi alza la voce,
chi sfila in silenzio,
chi Lo manda affanculo,
chi si tiene per mano,
chi grida “vergogna!”,
chi è contro la mafia,
chi chiede giustizia,
chi Lo vuole ai processi,
chi dietro le sbarre,
chi sorride e ci chiede
“saremo un milione?”,
chi ha appeso un cartello
anche sopra al lampione,
chi le elezioni le ha perse,
chi non ha votato,
chi del voto è pentito,
chi già lo sapeva,
chi ora ha capito,
chi è madre, chi è figlia,
chi fa l’operaio,
chi è cassaintegrato,
chi insegna ai dottori,
chi è solo studente,
chi ha fatto la guerra,
chi naviga in internet,
chi ha perso il lavoro,
chi è ancora precario,
chi vorrebbe studiare,
chi un po’ più di pensione,
chi vuole sapere
chi gli ha esploso il fratello,
chi Franca, chi Dario,
chi è arrivato in ritardo,
chi ripartirà presto,
chi aspetta Vecchioni,
chi non ce l’ha fatta,
ma segue da casa,
chi intona canzoni,
chi salta, chi balla,
chi grida con foga,
chi scatta le foto,
chi è molto scontento
chi proprio incazzato…
un’unica folla,
un’unica voce che grida:
ORA BASTA!!!
NE ABBIAM PIENE LE PALLE!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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