Torno sulla scuola, ma è necessario...
Ieri sera al tg ho sentito un emerito esponente del governo (non so chi di preciso, perchè pelavo le patate e ascoltavo ma non guardavo) ha dichiarato dopo il voto sulla scuola:
Non voglio vivere in un paese dove il 97% della spesa destinata alla scuola serve per gli stipendi degli insegnanti!
Non sa l'emerito esponente del governo che tale percentuale è dovuta non tanto ai nostri per niente esosi stipendi ma al fatto che lo stato negli ultimi anni ha dato ben poco oltre agli insegnanti (neanche la carta igienica che spesso gli alunni portano da casa)? Inoltre, non pensa che, per far variare l'odiosa percentuale che gli rende così sgradito vivere in Italia, basterebbe spendere ed investistire in strutture e materiale che puntualmente mancano e di cui spesso gli insegnanti e i genitori si fanno carico?
Non voglio vivere in un paese dove il numero dei carabinieri è tanto quanto quello dei bidelli!
Forse l'emerito esponente preferirebbe vivere nel Cile di Pinochet? O forse non sa che uno dei fattori, indice della civiltà di un paese e della qualità della vita di quel paese è la percentuale di insegnanti e addetti alla scuola nonchè della spesa investita in questo settore?
Non voglio vivere in un paese in cui la scuola è passata dal terzo posto all'ottavo rispetto a quando c'era il maestro unico!
Ma da quale indagine e da quale ricerca l'emerito esponente, ha ricavato questi dati?
Risulta invece che i nostri bambini di quarta elementare sono i primi in Europa e la scuola primaria insieme alla scuola dell'infanzia sono giudicate ovunque scuole d'eccellenza (come riporta C. Pontecorvo nell'art. E' sempre facile smontare una scuola che funziona in C:\Documents and Settings\utente\Desktop\appunti e poesie\E' semplice smontare una scuola che funziona.mht ).Sono stufa di questa gente superficiale che parla per slogan, racconta balle, disinforma, e tratta tutti da cretini. Non credo neanche che abbiano davvero tutto il consenso che dicono di avere ma vogliono darcela a bere!
Allora tutti in piazza venerdì 17 ottobre a far sentire la nostra voce!
Noi che crediamo con V. Hugo (non un emerito esponente del governo!) che
"costruire una scuola vuol dire chiudere un carcere"
Un dubbio lessicale: perchè continuano a dire "torniamo al MAESTRO UNICO" quando ben il 95% dei maestri è una MAESTRA? Che dire? Ad interpretare letteralmente noi donne saremmo escluse dall'insegnamento...mah... Anche le parole hanno lo loro importanza e testimoniano un modo di pensare e di vedere...
1 commento:
Ho letto solo adesso i vostri post care Amiche! inutile aggiungere che condivido con voi tutto ciò che avete così chiaramente e lucidamente esposto. Ma vi rendete conto che la maggior parte degli illustri esponenti che ci rappresentano,che vanno a blaterare nelle trasmissioni TV, non possiedono la metà delle vostre capacità espressive e son spesso privi di concrete e coerenti argomentazioni?!
E' una vera vergogna.Continuiamo ad alzare la nostra voce,a discutere e chiarire con correttezza e competenza così come state facendo qui! Io intanto Miranda ho preso appunti dal tuo post..lo sai sulla questione del lavoro!!! Amiche, vi stimo troppo!
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