Questo è per me il periodo della stanchezza.
Gli impegni di lavoro che si accavallano, il caldo che arriva, il programma da finire e le valutazioni da stabilire, le crisi di ansia per le verifiche di mio figlio, la documentazione da presentare... oltre alle solite infinite mansioni quotidiane che mi appaiono ora montagne invalicabili.
Sono spossata, sfinita, esausta.
Mi si è alterata persino la percezione spazio-temporale. Lunedì uscendo da lavoro pensavo: meno male che è venerdì... la stessa cosa l'ho pensata martedì, mercoledì e giovedì.
Questa settimana sembrava non finire mai.
Sono così confusa che non mi stupirei domenica domattina di ritrovarmi davanti alla porta chiusa della scuola convinta che sia lunedì.
Sì perchè la stanchezza mi fa fare cose inimmaginabili.
La mia vita in questo periodo appare come una calza smagliata: non c'è più niente che funzioni.
Io non funziono più.
Non ricordo dove ho messo la bolletta da pagare e che sta per scadere, dimentico l'appuntamento dal dentista, perdo le chiavi, sbaglio strada, riconsegno la custodia vuota di un dvd noleggiato (non una ma ben due volte), salgo su di un'auto che non è la mia, infilo un senso unico in una strada che percorro tutti i giorni...
Insomma sto faticosamente arrancando verso la fine della scuola...
2 commenti:
Ehi Miranda!
Lascia perdere le smagliature che sempre ci accompagneranno lasciandoci a volte, sorpresi o disorientati.
E' vita che scorre e proprio come i fiumi, abbiamo piene e secche che ci lasciano dentro forza o aridità.
Di una cosa son certo: Funzioni benissimo!
Ciao, un abbraccio.
Grazie
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