FRANCESCO MUSANTE

UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE
La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman
martedì 30 giugno 2009
C'E' UN SENSO?
domenica 28 giugno 2009
Un passo solo
Solo un passo tra te e me,
una distanza immensa,
mille i fantasmi che ci dividono:
le mie paure, il tuo orgoglio,
le mie scelte, il tuo silenzio,
la mia educazione, la tua delusione,
il tuo desiderio e la mia voglia di fuggire.
Solo un passo tra te e me.
Sei così vicino che sento l'aria vibrare al tuo respiro,
Solo un passo e tu sei tra le mie braccia.
Ma la paura mi incatena
e non riuscirò a raggiungerti.
Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C'è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E' una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell'anima
Sei nell'anima
In questo spazio indifeso
Inizia tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco.
Gianna Nannini
venerdì 26 giugno 2009
PRIVATO o PRIVE'?
- A quanto pare il premier trascorre parte ragguardevole del suo tempo coltivando un universo di giovani donne. Pensando a invitarle, a intrattenerle, a inseguirle per telefono, a disegnare e acquistare regali per loro, a raccomandarle. Avere un capo del governo che si dedica a queste incombenze invece di lavorare per il paese, e che anzi per loro diserta appuntamenti ufficiali in cui è già stato annunciato, è un fatto privato o un fatto pubblico?
- Il capo del governo ha trasformato una sede privata (palazzo Grazioli) nella nuova vera sede della presidenza del consiglio. Alla luce di quello che abbiamo saputo, su questa scelta ha senz’altro giocato un ruolo importante la possibilità di sbarazzarsi degli accertamenti troppo rigorosi di Palazzo Chigi sugli ospiti in entrata e in uscita. Il fatto che la sede del governo cambi per meglio consentire il viavai incontrollato di una folta corte pittoresca e border-line è un fatto privato o un fatto pubblico?
- Le molte giovani donne che hanno rapporti di amicizia, di tenerezza e di complicità con il capo del governo vengono ricompensate e talora risarcite con incarichi di rilievo nella politica, con candidature a ogni livello, dalle europee alle circoscrizionali, con posti nella pubblica amministrazione o enti vari. Il fatto che si sia affermato questo criterio di scelta per reclutare la classe dirigente politica (nemmeno più per concedere delle parti televisive…) è un fatto privato o un fatto pubblico?
- La normativa sulle intercettazioni telefoniche approvata dal Senato ha preso il via dalla pubblicazione di registrazioni che riguardavano le relazioni e i problemi del capo del governo con alcune giovani signore dello spettacolo, e dunque dalla preoccupazione del capo del governo di tutelare questa sua sfera di intimità. Vivere in un paese che per queste ragioni viene costretto ad abbassare la guardia contro la criminalità è un fatto privato o un fatto pubblico?
- Il capo del governo è visibilmente sotto ricatto. Chi ha fotografato, chi ha filmato, chi ha visto, chi ha sentito. Un numero sterminato di persone che deve essere zittito o acquietato (anche con posti e carriere). Ma può permettersi un paese di essere governato di chi è nella condizione di subire ricatti in serie e senza fine? Ed è questo è un fatto privato o un fatto pubblico?
- Da quel che ci è stato raccontato, donne sconosciute possono entrare nella dimora del presidente del consiglio, fare foto e registrare. C’è una questione di vulnerabilità del governo. Soprattutto chi evoca complotti ogni giorno non faticherà a comprendere che, una volta scoperta l’infallibile via d’ingresso, anche una potenza straniera ostile potrebbe avere accesso a informazioni privilegiate. E’ questo un fatto privato o un fatto pubblico?
- Imprenditori arricchiti in pochi anni sono in grado di stringere rapporti preferenziali con il capo di governo facendo “bella figura” con lui grazie alla raccolta e consegna a domicilio di donne giovani e piacenti a pagamento. Che ripercussioni ha sul sistema degli appalti, sulle cordate in affari, sulle concessioni, un rapporto preferenziale di questo tipo? Ed è questo un fatto privato o un fatto pubblico?
- Una ragazza senz’arte né parte, invitata a cena dal capo del governo, reclama di essere pagata perché “non lo faccio mica per la gloria”. In qualunque paese del mondo un invito a cena dal capo del governo vale compiacimento, orgoglio. Qui no, non più. Come se Cenerentola chiedesse di essere pagata dal Principe. Ma se il prestigio della carica cade tanto in basso, anche per effetto dei comportamenti del capo del governo medesimo, è questo un fatto privato o un fatto pubblico?
- I giornali di tutto il pianeta parlano di ciò di cui tacciono le nostre televisioni. Il governo dell’Italia è oggi lo zimbello del mondo occidentale. E’ questo un fatto privato o un fatto pubblico?
- Siccome la centralità politico-culturale dell’harem si è sviluppata di pari passo con lo svuotamento del parlamento e con l’imbavagliamento dell’informazione, si assiste di fatto a un surreale scivolamento istituzionale: dalla repubblica parlamentare verso il sultanato. E’ questo un fatto privato o un fatto pubblico?*
*l'Unità, 25 giugno 2009, p.16. L'articolo si trova anche qui
lunedì 22 giugno 2009
TORNARE A BARBIANA...
Don Milani ci ha insegnato che fare scuola non è un fatto neutrale, nè lineare, nè apolitico. Fare scuola significa formare futuri cittadini, dar loro una possibilità di crescita e riscatto sociale. Ci ha mostrato che finchè esiste una differenza tra classi di istruzione, di cultura, di accesso al sapere non sarà possibile per le classi meno abbienti l'accesso effettivo al potere. Fortemente credeva che sapere è potere, e che l'ignoranza in cui veniva forzatanmente tenuta la stragrande maggioranza della popolazione fosse lo strumento migliore di repressione non cruenta. Imperterrito si aspettava che tutti apprendessero, non esistevano somari nella sua scuola perchè, come ci ha detto un suo allievo, "non si andava avanti finchè anche l'ultimo di noi non aveva capito". Ogni mattina arrivavano a Barbiana almeno due quotidiani e la lezione si teneva su quanto letto sui giornali; ogni notizia veniva sviscerata, ritradotta in un linguaggio più usuale e comprensibile, approfondita con ricerche sui paesi, popoli, personaggi, questioni lette. Non vi era ricreazione, nè giorni di riposo, nè vacanze estive. I ragazzi stavano a scuola 365 giorni l'anno (366 negli anni bisestili) per quasi dodici ore al giorno. Parte della giornata però veniva dedicata al nuoto nella stagione estiva, ad imparare a stare sugli sci durante l'inverno e alla lavorazione di legno e ferro nel piccolo laboratorio della canonica.
Barbiana è, oserei dire, un luogo ricco di sacralità, dove il tempo sembra essersi fermato. E nonostante la chiesetta misera dalle pareti scrostate, la stanzetta squallida che fungeva da aula, il semplice pergolato sotto cui d'estate Don Lorenzo insegnava ai suoi ragazzi, nonostante la povertà degli arredi, qui si respira un'aria di ricchezza, di cultura, di giustizia e riscatto sociale, di speranza per un futuro migliore. Barbiana è un luogo sacro per molti di noi che scegliemmo di diventare insegnanti perchè abbiamo creduto di cambiare il mondo cambiando gli uomini, rendendoli più giusti, equi, responsabili attraverso una buona istruzione e formazione.
Tornare a Barbiana per me significa tornare indietro sui miei passi per rammentare a me stessa i motivi e le ragioni alte che mi spinsero a fare l'insegnante. Significa ricordare che, con le mie scelte, il mio esempio, il mio operato, posso fare la differenza, garantire a tutti anche agli ultimi degli ultimi uguali opportunità formative e di crescita, uguali opportunità di scegliere del proprio destino. Significa non dimenticare che non ho esaurito i miei doveri quando ho spiegato puntualmente la mia lezione ma quando sono stata in grado di arrivare a tutti, di esser compresa da tutti. Significa non perdere mai di vista l'idea che la Scuola deve essere uno strumento di promozione dell'individuo non di selezione e pertanto deve accogliere, farsi carico, promuovere la crescita e non escludere, abbattere, tenere ai margini del sapere. E ancora significa aver voglia di mettersi in gioco per costruire insieme ai miei alunni la strada da percorrere, affiancandoli nel tragitto, rialzandoli quando cadono, spronandoli quando hanno bruschi momeneti di arresto. Felice di poterli vedere un giorno camminare da soli.
TORNARE A BARBIANA... SEMPRE.
venerdì 19 giugno 2009
GLI OCCHI DELL'AMORE...
giovedì 18 giugno 2009
SASSOLINI NELLA SCARPA...
E come ultimo sassolino:
Cerco di farti capire che mi piaci, ma tu...
Ammazza quanto sei duro!!!
PER CHI SUONA LA CAMPANA

martedì 16 giugno 2009
A CHI GIOCA ANCORA CON ME...

lunedì 15 giugno 2009
Il buio oltre la siepe

sabato 13 giugno 2009
I GIORNI DELL'AMAREZZA

venerdì 12 giugno 2009
HO LITIGATO CON PETER PAN

martedì 9 giugno 2009
E in quanto a Pierino...

venerdì 5 giugno 2009
La mamma di Pierino

mercoledì 3 giugno 2009
LA POESIA E' TORNATA A TROVARMI

Qual'è il posto dei sogni avverati?
Dove finiscono i desideri soddisfatti
Sono destinati ad invecchiare?
Diventano abitudine.
Se li lasci andare
Wilma
12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!
SE NON ORA QUANDO?

FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.