FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

martedì 16 giugno 2009

A CHI GIOCA ANCORA CON ME...

Da bambina amavo fare un gioco delle parti in cui le storie si intrecciavano e si snodavano giorno dopo giorno. Ricordo che, come una danza perfetta e sincronica, ogni giorno, con i compagni di allora, riprendevamo il gioco laddove l'avevamo lasciato. I personaggi prendevano vita, crescevano, facevano esperienze e correvano verso un lieto fine che non avrebbero mai raggiunto. D'un tratto abbiamo smesso di giocare. Non ricordo il momento, nè la circostanza e neppure la motivazione. D'improvviso non abbiamo giocato più. Ma non ci sono stati feriti in campo. Non ricordo sofferenze. Semplicemente non abbiamo giocato più. Ho un'unica amarezza adesso, quando ci ripenso: aver lasciato lì i personaggi ancora immersi nella storia, ignari dell'impossibilità di giungere ad un'epilogo, come una creazione incompiuta. Ricordo che nello scorrere del gioco, ci animava l'entusiasmo di arrivare alla compiutezza, alla fine, al punto perfetto in cui gli estremi si toccano. La delusione che sento poggia lì le sue radici ed ha il sapore amaro, un pò doloroso, dell'ineluttabilità del destino. E la memoria, nel suo incessante lavoro di rimodellare, ricostruire, omettere e inventare, mette in discussione persino il coinvolgimento emotivo di chi giocava con me. Associo a questa immagine un'altra, più recente. Risale a qualche anno fa. Nel servizio in cui lavoro avevamo accolto una down adulta per un'inserimento lavorativo protetto. Un giorno, mentre fa le fotocopie, una signora la saluta con calore: "Ti ricordi di me? Eravamo a scuola insieme...oddio, ti ricordi?" e lei, serafica:"Si, mi ricordo. Eravamo a scuola insieme, giocavamo sempre...poi te sei cresciuta!"

7 commenti:

the muffin woman pat ha detto...

all'inizio giuro che ho pensato alla telenovela Quando si ama. Non ho mai saputo com'è finita.

io lavoro coi disabili.
la loro ingenuità mi disarma sempre.

me, just an Italian man ha detto...

Perchè, giocando, ci prepariamo a vivere la vita..
La storia che creavate per gioco da bambini se ci pensi bene non è finita.. è solo che i personaggi da immaginari sono diventati reali.. l'unica differenza è che nel gioco il finale è sempre quello che noi desideriamo.. nella vita reale quasi mai..

Miranda ha detto...

Si smette di giocare alla vita perchè si inizia a vivere veramente... Ad un certo punto la Vita ti chiama a sè con tale forza che non puoi che lasciarti trascinare...
Quanta verità c'è nelle parole della tua utente down, sulla sua difficoltà di crescere diventando completamente autonoma, di lasciare del tutto e per sempre il gioco per la vita reale....

monteamaro ha detto...

Leggo il tuo post, e corro su YouTube ad ascoltare dai Nomadi "Crescerai".
Quella canzone è il lato maschile, dei tuoi ricordi, belli e struggenti come solo i ricordi possono esserlo.
Dici bene Wilma, d'un tratto smettiamo di essere bambini e il mondo delle fiabe è perduto per sempre, si, un nuovo mondo è pronto ad accogliere quei bambini, che come mille rivoli di uno stesso ruscello,
si tufferanno nel fiume diventandone parte.
E Solo quando il fiume della vita ci sembrerà troppo profondo per navigare con i nostri sogni, solo allora, ci guarderemo indietro e ricorderemo un gioco, che era capace,di farci sognare.

Minu ha detto...

il momento più bello del palio? Vedere sfilare Laura, donna down e il suo fidanzato, uomo down. Mano nella mano. Lei vestita da contadina, con la cuffia bianca in testa, lui da arciere, con l'arco in spalla. Lei saltellava felice e sorrideva a tutti, lui serio e fiero come deve essere un arciere. Mano nella mano. Ho quasi pianto di gioia, ho applaudito al loro passaggio spellandomi le mani.
Quanta serietà nelle nostre giornate da adulti sani o almeno questo è quello che pensiamo di essere

il cuoco ha detto...

Piu nessunoad un tratto a giocato piu
Perchè come ha detto la donns dawn noi siamo cresciuti...
M alo siamo davvero? o siamo solo piu ipocriti e ppiu paurosi ? io scommetto che in tutti noi ci sia ancora voglia di giocare di essere Tex Willer o la Barbi ma abbiamo solo paura di far ridere il nostro coetaneo che giocherebbe anche lui con noi...
Ricominciamo a giocare con serenità allra potreemo dire di essere cresciuti...
( E SE GIOCASSIMO AL DOTTORE E L'AMMALATA?)

Wilma ha detto...

Pat, una parte del mio lavoro è con i disabili, in particolare con le famiglie di questi ultimi. Che fatica, quanto dolore...Ma, in parallelo, quanto ottimismo che sprigionano, che capacità di godere delle piccole cose...

Luca, il lieto fine, nella vita di tutti i giorni, è nel dare il giusto valore a ciò che di piccolo, prezioso insostituibile, caratterizza la nostra vita. "L'essenziale è invisibile agli occhi" dice il Piccolo Principe.

Miranda, come abbiamo più volte sottolineato, W IL GIOCO!!!

Monteamaro:bellissime parole. Sono una carezza. Grazie.

Minu, li hai descritti così bene che li ho visti: giocosi, impegnati, meravigliosi...

Cuoco: attendo appuntamento per il bel gioco che hai proposto! ;-))

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.