FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

martedì 9 giugno 2009

E in quanto a Pierino...

D'accordo: lo ammetto! Dando voce solo alla mamma di Pierino ho trascurato la cosa essenziale: il dolore di Pierino. Perchè sì, il dolore della mamma di Pierino è profondo e ignoto ai più. Ma ancora più profondo e angosciante è il dolore di Pierino. Mascherato, certo, dietro quella sua aria strafottente, nascosto dai frizzi e dai lazzi con cui ripara alle sue mancanze. Ma profondo, assordante, incontrastato. E talmente radicato che Pierino porterà a lungo le cicatrici di quelle ferite, subite nell'età in cui si è più fragili, incerti, indifesi.
Racconta Daniel Pennac, - proprio lui! Forse uno dei più grandi scrittori contemporanei e sicuramente il mio scrittore preferito - di essere stato ai tempi della scuola un somaro. Umiliazione mai dimenticata, quella di essere stato l'asino della classe. Dolore mai completamente assopito. Ferita mai del tutto rimarginata.
Il fatto è che il cappello d'asino si porta più facilmente a posteriori. E' addirittura un'onorificienza che in società ci si attribuisce spesso. Ti permette di distinguerti da coloro il cui unico merito è stato quello di seguire i sentieri tracciati del sapere. Il gotha pullula di ex somari eroici. Li senti quei furbacchioni, nei salotti, alla radio, presentare le loro disavventure scolastiche come grandiose gesta di resistenza. Io credo a quelle parole solo se vi colgo la lieve eco di una sofferenza. Perchè se anche possiamo guarire dalla somaraggine, le ferite che essa ci ha inflitto non rimarginano mai del tutto. Quell'infanzia non è stata divertente, e ricordarla non lo è di più. Impossibile andarne fieri. Come se l'ex asmatico fosse fiero di aver sentito mille volte che stava per morire soffocato! E tuttavia il somaro che se l'è cavata non vuole essere compatito, per nulla al mondo, vuole dimenticare, tutto qua, non pensare più a quella vergogna. E poi sa, dentro di sè, che avrebbe potuto benissimo non cavarsela. Dopo tutto, i somari irrimediabilmente perduti sono molto più numerosi. Ho sempre avuto la sensazione di essere uno scampato.*
In che modo è riuscito a sopravvivere alla vergogna causata dalla propria somaraggine, al senso di solitudine di chi non capisce ed è perso in un mondo in cui tutti gli altri capiscono?
Gli insegnanti che mi hanno salvato [...] non si sono preoccupati delle origini della mia infermità scolastica. Non hanno perso tempo a cercarne le cause e tanto meno a farmi la predica. Erano adulti di fronte ad adolescenti in pericolo. Hanno capito che occorreva agire tempestivamente. Si sono buttati. Non ce l'hanno fatta. Si sono buttati di nuovo, giorno dopo giorno, ancora e ancora...Alla fine mi hanno tirato fuori. E molti altri con me. Ci hanno letteralmente ripescati. Dobbiamo loro la vita.*
*Daniel Pennac Diario di scuola

6 commenti:

amatamari© ha detto...

In questo momento di acclamazione della meritocrazia i tuoi ultimi due scritti sono boccate d'aria pura.
Grazie.

lella ha detto...

Grande Pennac!!!!!!!!!
e grande Miranda;grazie x aver tirato fuori tematike poco trattate,grazie da parte mia e di tutti i pierini
beso
Lella

Wilma ha detto...

"E' difficile stabilire che cosa ci importasse di più, se avessimo più interesse per le scienze che ci venivano insegnate o per la persona dei nostri insegnanti. In ogni caso questi ultimi erano oggetto per tutti noi di un interesse sotterraneo continuo, e per molti la via delle scienze passava necessariamente per le persone dei professori; molti si sono arrestati a metà di questa via, e per alcuni (perchè non ammetterlo?), essa è risultata in tal modo sbarrata per sempre." Sigmund Freud

Miranda ha detto...

Amatamari, grazie per avermi messo sotto gli occhi una connessione che non avevo colto. Sì in effetti, dalla fine degli anni 70 la scuola è cambiata in questo. Si è iniziato a parlare di percorsi individualizzati affinchè tutti arrivassero agli obiettivi prestabiliti e nessuno fosse lasciato indietro. La scuola come selezione è tramontata a favore della scuola come promozione dell'individuo. Il governo Berlusconi con le (pseudo)riforme e i tagli indiscriminati vorrebbe tornare alla prima... ahimè..

Miranda ha detto...

Lella, grazie...ora, però, ci meritiamo un po' di vacanza, no?

Wilma non ricordavo quell'intervento di Freud. Bello! In quale testo si trova?

Wilma ha detto...

Sigmund Freud "Psicologia del ginnasiale", in Opere, vol.7, p.478

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.