Tra i quaranta e i cinquant'anni le coppie scoppiano. E' un dato di fatto. Saranno i figli adolescenti, che scombinano gli equilibri o che, forse, semplicemente, non sono più tra i piedi e ti lasciano lì, ad aver tempo da trascorrere con l'altro. Sarà lo stress degli impegni quotidiani familiari che dobbiamo affrontare in qualità di affannati rappresentanti della "generazione sandwich": schiacciati da una parte dalla cura dei figli e dall'altra dall'assistenza ai genitori. Sarà che ti senti a metà del guado e sai che non hai più tutto quel tempo perchè la persona che ti sta accanto diventi almeno un pò come lo vorresti tu. Sarà che, inspiegabilmente, si inizia a russare, a dormire peggio, a non aver più sogni da raccontare al mattino. E i desideri non si assopiscono, si fanno incalzanti, reclamano di venir soddisfatti. Così ogni parola detta in maniera diversa, o troppo uguale negli anni, è una goccia che fa traboccare il vaso, è una ferita che, ora, fa più fatica a rimarginarsi. E l'altro non ha più angoli nascosti da scoprire. E' quasi un nostro prolungamento, una canzone imparata a memoria, un film di Benigni, visto almeno mille volte. Ci vuol impegno a stare insieme. E un'abbondante dose d'amore. Oltre che una dettagliata DIAGNOSI FUNZIONALE! Per chi non è "del mestiere": la diagnosi funzionale è un documento che riguarda la disabilità e che viene redatto avendo riguardo solo alle potenzialità, evitando di rilevare le mancanze, i deficit, e puntando solo su ciò che di positivo emerge. Consiglio di costruirla seguendo lo schema già in uso per l'handicap, soffermandosi quindi sulle varie aree: sociale, relazionale, psicologica. Ogni area potrà poi essere suddivisa in punti rilevanti: cura personale, dei figli, del partner, della casa, delle maestre, della suocera, della madre, gestione del denaro, sex-appel, tolleranza, senso dell'umor, generosità, affidabilità...Fondamentale, ripeto, FONDAMENTALE (!!!!) è indicare solo "ciò che c'è di buono", tralasciando le magagne, gli intollerabili difetti, le croniche assenze e le abitudini irritanti!
FRANCESCO MUSANTE
La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
venerdì 30 settembre 2011
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6 commenti:
E' tutto l'insieme che ti porta a guardarti intorno...
Magari te lo suggeriscono pure i figli.
...mi hai fatto paura...hai detto tra i 40 e i 50...praticamente...la nostra età...
AAARRRGGGHHHHHHHHH.....
io di solito faccio l'elenco dei difetti...certo non è molto costruttivo ma finisco sempre per sentirmi dalla parte della RAGIONE!
Parliamone a voce, il discorso è lungo e complesso, magari davanti ad una fumante pizza. Venerdì sera?
Si, si meglio parlarne..la mia lista è quella dei difetti..mi ci vorrà un grosso sforzo per metterla da parte e tirar giù l'altra.. che poi sarà una lista o saran due punti scarsi? Mah..a venerdì l'ardua sentenza!
Per natura siamo esploratori dei tanti ambiti, che in fine, e insieme, sono la vita.
Scoprire che non c'è altro da scoprire, può mandarci in crisi. Ma qui entra in gioco appunto, la Diagnosi Funzionale che, meno male che c'è: Altro che Silvio!
W la pizza con le amiche!
Ragazze io sono un disastro, e quello che sta con me pure peggio, facciamoci una vacanza su questo tema, solo per snocciolare tutte le problematiche. :D
Bellissimo il suggerimento di una diagnosi funzionale,sarebbe davvero necessaria.
Che tristezza però:ad ogni età c'è sempre un motivo per andare in crisi,povere noi!
un abbraccio
Lella
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