E' sera. C'è qualcosa di meglio di una bella passeggiata che termina con una bella fetta d'anguria da Massimo? Fred, lo sapete, sebbene stanco, stremato, ai minimi termini, non rinuncia mai a due cose: uscire e.....Andiamo, stiamo gustando questo meraviglioso frutto estivo quando sento una voce. Ma è?! No, però gli assomiglia. Fred parla, mi distraggo. Ma è?! Si gira, per un attimo gli sguardi si incrociano...ed eccolo lì, il sorriso che ricordavo, un dente leggermente spezzato sul davanti che ha sempre dato al suo viso la caratteristica dello sfrontato, dell'impavido accattivante e misterioso. Quell' imperfezione ti faceva pensare al risultato di qualche avventura pericolosa, di qualche azzardo impraticabile che aveva tentato. Cristiano. E' lui. Avrà quarant'anni ora. L'amore delle scuole medie. Ride, alza la voce con gli amici, come allora... Prendevamo l'autobus insieme, era poco più grande di me, imprevedibile negli atteggiamenti. Alcuni giorni mi teneva il posto vicino a lui ed io pensavo di averlo finalmente conquistato, il giorno dopo non mi salutava neppure, fingeva di non conoscermi, non rispondeva al mio timido "Ciao!". Ci guardiamo un attimo, un incrocio di sguardi, un'emozione...Fred se ne accorge, si gira anche lui e...:"Ciao Cristiano!". Ma come? Si conoscono? Si, per lavoro, si vedono spesso...Cristiano sorride, ricambia. Io immobile, non lo guardo più. Fred chiede:"Ci vediamo domani vero?". Al rientro dò qualche piccola informazione, rispondo alle domande di Fred. Mi dico: "non mi ha riconosciuto! Mi ha guardato, ha sorriso ammiccante, ma non mi ha riconosciuto... Son delusa, nonostante tutto. Son così cambiata? Bè, la mia saggia nipote non fa che ripetermi:"solo gli sciocchi non cambiano!", ma forse intende un'altra cosa...Lui è rimasto il solito. Riccioli neri, il modo di fare da anticonformista, seduttivo e simpatico.
Il giorno dopo rientra Fred dal lavoro e, dopo varie, solite, lamentele, racconti e coccole, mi annuncia frettoloso:"Ti saluta il tuo amico Cristiano...è venuto stamani, pensava tu non l'avessi riconosciuto..."
2 commenti:
Che bella storia!!sii il ricordo che va ai tempi della scuola,il batticuore.. certo che ti ha riconosciuta cara amica. E son certa che ha pensato:Guarda che bella donna si è fatta la "mia Wilma" peccato non aver colto l'occasione della gioventù..
Che carino poi a mandarti i saluti.. Ah...bei ricordi!
FUUUUURBOOOO!!!! Ha subito colto l'occasione per mandarti i saluti e dirti che LUI C'E'!!!
Senz'altro è stato un tuffo anche per lui rivederti, chissà quanti ricordi....avrà pensato...peccato, mi piaceva ma ero così imbranato... (ora lo sappiamo che dietro la strafottenza e la spavalderia degli adolescenti c'è così tanta inscurezza e paura di sbagliare...).
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