Odio gli indifferenti. [...]
Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia.
E' la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall'impresa eroica.
L'indifferenza opera potentemente nella storia.
Opera passivamente, ma opera.
E' la fatalità; e ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all'intelligenza e la strozza.
[...] Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia aggruppare i nodi che poi solo la spada potrà tagliare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.
La fatalità che sembra dominare la storia non è altro appunto che apparenza illusoria di questa indifferenza, di questo assenteismo.
Dei fatti maturano nell'ombra, poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa.
I destini di un'epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati, delle ambizioni e passioni personali di piccoli gruppi attivi, e la massa degli uomini ignora, perché non se ne preoccupa.
Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare; ma la tela tessuta nell'ombra arriva a compimento: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.
E questo ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli non è responsabile.
Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo? [...]
Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti.
Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto.
E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. [...]
Vivo, sono partigiano.
Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci
9 commenti:
Bello, bello, belloooo...Dio, come avevamo bisogno di queste parole! Nonostante la passione e gli ideali e la certezza di non dover mollare, a volte com'è prepotente, come si fa sentire la spinta verso l'indifferenza: un odioso, umano antidoto al senso di impotenza!
...e quanto è attuale!
Anch'io odio i tiepidi, di un odio profondo e violento.
Alle parole di Gramsci voglio aggiungere solo questo: "Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti".
Ciao, cometa
Ho tanta paura dell'indifferenza , è dall'indifferenza che un certo Benito è arrivato a Roma. Ma ho tanto paura anche di quelli che dicono " lascia stare Berlusconi tanto sono tutti uguali".
E io che cerco di far capire che sono tutti uguali perchè chi ha governato fino ad ora non ha mai fatto nulla ed in qualche modo sono legati all'attuale governo.
Cazzo ma lo vedo solo io che L'avvocato Mills è stato condannato per corruzione e invece il corruttore ci governa? Forse èstato solo un 'incubo qualcuno mi dia un pizzicotto sto morendo di paura.
grazie Miranda, adoro il web per la facilità con la quale reperire questi fantastici brani che offrono ottimi spunti di riflessione. Grazie per averci offerto Gramsci
@ tutti: sì, rileggendo queste parole mi sono sembrate così calzanti e paradossalmente attuali, come se tutti questi anni non fossero passati, o fossero passati inutilmente...
Odio anche io, la diplomazia dell'ipocrisia. Io credo nei sognatori, negli idealisti e a loro affiderei il mondo
Anch'io Kyra!
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