FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

martedì 30 giugno 2009

C'E' UN SENSO?

Lo stesso giorno in cui si è spento Michael J., anche Graziano ha smesso di lottare. Graziano è un bambino che non ha ancora cinque anni, che non ce li avrà mai cinque anni. Nessun clamore per la sua scomparsa. I genitori troppo soli, troppo stanchi, troppo incurvati per reagire, lo hanno accompagnato silenziosi, con pochi amici, pochissimi parenti, nel suo ultimo viaggio. Lo hanno restituito alla terra che uniforma le differenze, uguaglia i ceti sociali, non tiene conto dei privilegi. Ho incontrato Graziano poco più di un anno fa. All'inizio era una diagnosi. Come spesso succede nel mio lavoro.Diagnosi infausta. Termini tecnici. Medici. Se già quelle specifiche parole mi avevano raggiunto come un pugno in pieno viso e mi avevano scatenato domande e interrogativi a milioni sul senso inafferrabile di certi gratuiti orrori, il giorno che ho incontrato i suoi occhi un segno è stato tracciato nel mio cuore, senza anestesia. Sono andata a trovarlo a casa sua. Ho suonato il campanello. Mi aspettavano. Mi ha raggiunto per prima la sua voce. Infantile. Squillante. Eccitata. "Sei venuta a giocare?". Ho trovato l'imbarazzo dei genitori per l'invadenza del bambino, il loro dolore inconsolabile. Fermi sulla porta scrutavano la mia reazione, indifesi. La voce era uscita da un volto senza capelli, da due occhi verdi, da una bocca che rideva, impropriamente, da due piccole gambette esili, da due manine che mi afferravano impazienti, per nulla interessate al mio ruolo professionale. "Sofferente e annoiato", così me l'avevano descritto i genitori, annientati dalla malattia. Graziano aveva capito che avrei portato gioco, svago, aiuto. Non era interessato a capire se l'avrei fatto io personalmente o avrei incaricato qualcuno. In quel momento c'ero io e non aveva intenzione di perdere tempo. Come un avventuriero che guida la sua banda alla ricerca del tesoro mi ha condotto nella sua cameretta. Un'esplosione di giochi, di colori, di peluche morbidi e personaggi divertenti: la parodia di un mondo inventato. Disperato tentativo dei genitori di tenerlo al riparo dalle bruttezze del mondo. Ho giocato con lui perdendo il contatto con la realtà: sono stata moto, spadaccina, orco e fata. E Graziano un bambino. Nient'altro che questo. Nel silenzio seguito alla sua scomparsa ho pensato spesso, tra l'altro, al futuro di quella cameretta, destinata a non crescere mai. A quei personaggi fantastici che rimarranno lì, polverosi, dimenticati, maledetti anche loro insieme al destino, a Dio, al mondo... Inutili e prepotenti, attaccati alla vita, ignari del senso del nostro essere qui. Rappresentazione fantastica dell'umana superficialità. Possibilità stupefacente di vivere emozioni, anche brevi, che non cambieranno la storia.

8 commenti:

Minu ha detto...

ho letto tutto d'un fiato, come sempre mi capita quando vi visito. Il destino è crudele, soprattutto quando si accanisce sui bambini.
Alle volte, guardando le mie bambine, mi trovo a pensare come potrei accettare una simile eventualità. Come potrei vivere senza di loro.
Anche un colpo di tosse del gatto mi manda in crisi, per affrontare le malattie ci vuole coraggio, per affrontare una perdita occorre essere eroi.
Ti abbraccio Wilma e ti ringrazio per la tua sensibilità, a nome di tutti i tuoi assistiti

Semalutia ha detto...

Prima il Guard Runner, ora questo...per me oggi è troppo, veramente, ho le lacrime paralizzate sulle ciglia...non sanno che fare, se cadere e aprire il fiume del pianto o starsene lì, in attesa che la commozione passi...

Angelo azzurro ha detto...

Io continuo a chiedermi qual'è il senso della vita, della sofferenza, di tutto ciò che di brutto accade. La fede non mi dato ancora questa risposta...

AndreaCati ha detto...

Il tuo racconto è toccante, una storia di quelle che difficilmente si possono scrivere, imbrigliarsi sulle pagine. Provo e sento che la persona che ho letto ha una grande umanità ed ammiro chi riesce a vivere e lavorare in queste situazioni.
Ciao

monteamaro ha detto...

Cara Wilma, d'improvviso ho un magone
che non lascia scampo, come Semalutia, faccio fatica a respingere il pianto, che invece vorrebbe straripare per quel bambino che mi hai portato, e che ora sento vicino proprio come fosse uno dei miei nipotini.
I tuoi occhi, teneri e sensibili, mi hanno parlato di un bimbo e di un mondo, quello del dolore, rifiutato e ignorato ma che colpisce e paralizza, sempre.
Da tempo cerco Dio, ho accettato le sue vie, misteriose, a volte crude e troppo difficili da poter accogliere.
Questa sera, un po come a trattenere il pianto, faccio fatica a cercare di comprenderle.
Grazie per il tuo post, e per l'amore che hai regalato a un bimbo.

il cuoco ha detto...

Non c'è adulto capace di andare incontro al suo destino con la forza con cui lo sa fare un bambino...
La loro schiettezza la loro felicità di saper cogliere ogni piccolo momento della loro breve vita ti disarmano ti abbattono e dopo averti messo a terra ti chiedono con i loro occhi di far qualcosa per cambiare il senso della tua vita... Ciao

lella ha detto...

come lui,povera stella,hai visto quanti innocenti e quanti bambini son passati dal sonno ad altra vita a Viareggio?
Mi kiedo sempre se esiste una gistizia divina,visto ke quella terrena nn sappiamo ke fine abbia fatto!
E' molto triste ascoltare il tg e vedere in secondo piano le sofferenze umane di gente ke famosa nn è se nn x le disgrazie subite,mentre spettacolo e G8 diventano i + importanti tavoli di discussione......
un abbraccio
Lella

amatamari© ha detto...

Pur sapendo che è inutile formulare delle domande necessitiamo di un conforto, di un riparo davanti alle tante ingiustizie e dolori che affollano l'esistenza.
Il tuo giocare con Graziano è la risposta: hai dato, non lo hai lasciato solo, e lui ti ha ringraziato con un sorriso. Un istante. Per sempre.

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

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FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.