FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

domenica 12 luglio 2009

LA RESILIENZA

La resilienza, in ingegneria, è la possibilità di un materiale di resistere a forze di rottura, in biologia è la capacità di autoripararsi dopo un danno, tra gli esseri umani è l'attitudine ad affrontare e superare le avversità della vita. Tutto qui. Niente di eccezionale. Persino un pò scontato e poco interessante. A meno che tu non abbia conosciuto uomini, donne, bambini resilienti. Allora la prospettiva cambia. Senti l'urgenza di scoprire il loro mondo, non puoi fare a meno di affannarti a capire "di che pasta son fatti", cosa li tiene insieme e quali sono gli strumenti che fan muovere i loro ingranaggi. Il resiliente ti trasforma, inevitabilmente, in un goloso che si gusta una fetta di torta profumata e farcita: sei assalito dalla curiosità di scoprire gli ingredienti uno a uno, di trascriverti le dosi e informarti su tutti i passaggi che han contribuito a creare quell'impasto meraviglioso. Ma la storia del resiliente non ha buoni ingredienti. Contiene spesso genitori in difficoltà, che son stati anche loro bambini trascurati, abbandonati, dimenticati. Ha a che fare con coppie in crisi, coniugi delusi e amori "sbagliati". Prevede separazioni, violenze, lutti. Se è un bambino ha cambiato tante scuole, diverse case. Ha assistito ai licenziamenti del padre, si è vergognato della madre che è sempre diversa dalle altre mamme, ha aiutato a riempire gli scatoloni nei giorni dello sfratto, si è tappato le orecchie con forza per non sentire gli insulti che i grandi si sono scambiati tra loro, ha ascoltato giudizi sconvenienti diretti ai loro genitori da nonni, insegnanti, vicini di casa e zii. Ed è stato quasi sempre poco ascoltato. Come può venirne fuori un buon piatto? E' come pensare di cucinare mettendo insieme alimenti avariati, sale e zucchero, bucce e gusci. Eppure, spesso, il risultato è sorprendente, misterioso, commovente. Dalle macerie escono uomini con risorse, tenacia, ottimismo e fiducia negli altri. Non perfetti, ma capaci di affrontare il mondo. In grado di rialzarsi e rimettersi in marcia. Uomini a cui va la nostra stima. Che, senza saperlo, infondono anche a noi fiducia nella vita. Cosa è intervenuto a nostra insaputa? I geni? L'ambiente esterno? Le relazioni? La fortuna? Dio? Non sono in grado di dare risposte. Mi allontano dai dogmatismi. Ma nel ripercorrere le storie dei "resilienti" un'ingrediente si trova sempre, tra gli altri: è l'"adulto soccorrevole", quello che ha prestato orecchio e cuore a questi bambini,per un tratto della loro strada sconnessa. E' l'insegnante, il prete, l'educatore, il vicino di casa, il nonno, la zia, la mamma di un compagno di scuola. Li han presi per mano e gli han dato un pò del loro amore. Nient'altro.

8 commenti:

monteamaro ha detto...

Ciao Wilma, è un ritratto amaro, e duro il tuo, dei "resilienti", termine tecnico, e quindi freddo ma, il tuo tracciato lo riporta alla condizione che gli è propria: Umana.
E' vero, la sofferenza, quella dell'anima, ricopre l'uomo di una armatura che isola e protegge, aiuta a sopportare il dolore per le altre ferite che inevitabilmente arriveranno.
Ma le ferite pur senza dolore sanguinano ugualmente, e se non c'è sofferenza è perchè le emozioni sono soffocate, ed è questa la perdita più grande.
Si Wilma, è nell'amore la chiave di tutta la storia dell'umanità, donarlo è il gesto che distingue l'uomo, da ogni altro essere vivente.
Sapremo farlo?

il cuoco ha detto...

Cra wilma io mi sento un resiliente (fino ad ora non sapevo neppure che esistesse un termin simile)
Buona parte di cio che hai descritto l'ho passato da bambino e con me i mei fratelli..
Io ho un aperson da ringraziare per essere riuscito a superar tutto ciò.
é una persona favolosa sempre pronta a criticare , ma anche a incoraggiare e a gratificare, una persona a cui dvo tutto ciò che ho e che sono riuscito a realizzare una persona da stimare come un'amica , da desiderare come un'amante da amare come la prima volta che si scopre l'amore e l'unica coa che posso darle è solo la mia gratitudine.
Quella persona è mia moglie e se per caso leggerà il post le dico qua
Grazie ti amo

Miranda ha detto...

Veramente un mistero i bambini e gli adulti resilienti. Come se fossero in grado di far fruttare in maniera esponenziale quelle poche briciole di amore e fiducia che ricevono. La loro storia, intrecciata a situazioni, esperienze, modalità educative così avverse avrebbe tutti i presupposti per immaginare per loro un destino negativo, un futuro di tossicodipendenza, depressione, povertà, emarginazione... ed invece, qualcosa va "storto", o meglio dritto e dove doveva esserci il deserto spunta misteriosamente una fertile oasi. L'uomo talvolta mostra di possedere capacità e risorse inimmaginabili.

Ma che sorte hanno le nostre belle teorie ambientali di fronte alle storie inaspettatamente di successo dei resilienti? Questo è un bel dilemma, non trovi?

Saverio Fulci ha detto...

Accidenti che ritratto.
Purtroppo non sono un resiliente.
Anzi. Le ferite ce le ho ancora tutte aperte, non riesco a ripararle.
Mi accendo e mi spengo. Un sorriso ricevuto (magari per buona educazione) mi porta al cielo. Uno sguardo mancato (magari per pura disattenzione) mi porta alle stalle.
Dipendo dagli altri

Angelo azzurro ha detto...

E per fortuna che ci sono, queste persone fantastiche che riescono a cambiare dei destini che altrimenti sembrerebbero già segnati!
Amore è la parola magica che riesce ancora a fare miracoli!

Miranda ha detto...

Mi sono dimenticata di commentare l'immagine che hai scelto. Bellissima! Parla più di mille parole. Quanto affetto, cura, protezione in quella figura di nonno. Vien da pensare quanto è fortunato quel bambino! Come crescerà bene...E quel paesaggio...quanti ricordi mi suscita...

Wilma ha detto...

Monteamaro...speriamo! La responsabilità, come uomini, nei confronti degli altri è tanta, possiamo cambiare dei destini.

Miranda, le nostre teorie ambientali (e relazionali) sono sempre comunque materia di riflessione, non buttiamole...

Cuoco, son certa che tua moglie, se ti leggesse, avrebbe da "criticare" le tue affermazioni ;-)) perchè son certa che, per lo più, il merito è tuo! Smack!

Saverio...Benvenuto! Quello di cui parli è l'importanza della gratificazione!E' assolutamente indispensabile per l'essere umano ricevere consensi, incitazioni.
E' vero che chi ha avuto una storia difficile ha meno autostima personale...Ti abbraccio.

Angelo azzurro, vorrei risponderti con una parola: ICARE-MI RIGUARDA.
La solidarietà riguarda ognuno di noi, coinvolge tutti.
Grazie per la condivisione.

animafragile... ha detto...

anch'io sono una resiliente...... e ne conosco tanti e tante altre, a volte capita di riconoscersi a "pelle" di sentirsi subito affini.... 1 idea per Wilma e Miranda...:
- xkè non pubblicare le vostre teorie?.........
con affetto!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.