

La Primavera araba, i tentativi di repressione, l'addio al potere di Ben Alì in Tunisia, e di Hosni Mubarak in Egitto, le donne italiane in piazza perché "se non ora quando", lo tzunami in Giappone e l’uscita di materiale radioattivo a Fukushima,





Siamo così, dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate, ma potrai trovarci ancora qui nelle sere tempestose portaci delle rose nuove cose e ti diremo ancora un altro "si"...
La Primavera araba, i tentativi di repressione, l'addio al potere di Ben Alì in Tunisia, e di Hosni Mubarak in Egitto, le donne italiane in piazza perché "se non ora quando", lo tzunami in Giappone e l’uscita di materiale radioattivo a Fukushima,
Infine, l'attacco al sindacato, le polemiche con Bersani che, una volta tanto, seppur tiepidamente, aderisce allo sciopero, scende in piazza con migliaia di persone. Renzi no. L'infaticabile Renzi resta al lavoro, chiuso nel suo ufficio a salvare il mondo. Inconsapevole di ciò che accade fuori, lontano anni luce da tutti noi. Lavoratori, pensionati, studenti...
Ma siamo sicuri che di questo Renzi ci sia proprio bisogno?
Credo sia solo una questione di tempo... appena possibile l'indefesso boy scout striscerà verso altre sponde. Anzi, a quanto pare, ha già iniziato...
Rottamare non gli è riuscito però... può sempre RICICLARSI!!!
C'è molta più gente di quanto mi aspettassi che affolla lo spazio attorno all'arena. Spingo mio figlio a farsi largo per raggiungere le transenne dove si appoggiano diversi bambini per vedere meglio. Noto, infatti, che c'è ancora spazio; basta stringersi un poco... Inoltre mio figlio è talmente minuto che non può impedire la visuale a nessuno. Invece i padri dei bambini che già si appoggiano alle transenne la pensano diversamente. Fanno muro, allargano braccia e gambe per occupare più spazio e non farlo passare, fingono di non vedere i suoi sforzi per trovare un posticino tra un bimbo e l'altro. Proteggono la comodità dei propri figli. Sopra a tutto. Egoisticamente indifferenti ad ogni altro bimbo che allunga il collo, si alza in punta di piedi, si abbassa, si accorcia, si stringe... per vedere lo stesso spettacolo.
Guardo quel padre, giovane, tatuato che si erge, imponente, davanti a mio figlio, e, con le braccia allargate, gli impedisce di passare. Un metro e ottanta di uomo adulto, impegnato a far la guerra ad un bambino, che, come il suo tenta di farsi spazio nel mondo. Un adulto incapace di vedere il figlio che c'è in ogni altro bambino.
Questo siamo diventati: adulti responsabili solo del proprio orticello, del proprio cerchio familiare, insensibili ed incuranti di tutto il resto. Genitori soli di piccoli principini innalzati al di sopra di tutto. A cui riconosciamo ogni diritto, ogni privilegio, qualsiasi gratificazione. Anche a scapito degli altri.
Ho avuto, come molti della mia generazione cresciuti in piccolo paese di campagna, un'infanzia privilegia e protetta. Pur senza privilegi e tutele assillanti. Non c'erano principini. In nessuna famiglia. Solo bambini. Ed i bambini erano bambini per tutti. Da tener d'occhio, assecondare, aiutare in caso di bisogno, e, qualche volta, anche sgridare... I genitori in tal modo condividevano con il resto del paese la responsabilità dei propri figli. Erano più tranquilli, meno apprensivi. Perchè sapevano che i propri figli non erano mai soli. Dieci, venti, cento paia d'occhi curiosi e interessati a spasso per il paese li controllavano. Li consigliavano. Impedivano che facessero sciocchezze. Oggi invece i genitori sono soli, senza rete di appoggio. Ha vinto la filosofia falsamente libertaria del Farsi i cazzi propri e così ci siamo ritrovati da soli a sopportare il peso eccessivo e gravoso delle responsabilità educative. Soli. Insicuri. Pieni di angoscia. E nessuno con cui condividere dubbi e paure.
Non saremmo più sicuri se, quando i nostri figli sono lontani dai nostri occhi, per le strade del mondo, ciascun adulto ne avesse cura come figli propri?
Quelli che...
…quando si parla di gelato, va bene qualsiasi gusto
...il gelato fa ingrassare!
...fingono che il gelato non gli piaccia…
…fingono che il gelato gli piaccia…
…il gelato fa male, rende ciechi, e fa precipitare diritti all’Inferno (non è vero: si va all’Inferno solo desiderando di mangiare il gelato altrui!)
…mangiano solo il gelato fatto in casa
…cambiano gelateria spesso
… tentano di mangiare anche il tuo gelato
…quando mangiano il gelato dicono: anche stasera devo timbrare il cartellino!
…non hanno tempo per il gelato
…dopo il gelato fumano una sigaretta
…mangiano il gelato solo una volta alla settimana
….mangiano il gelato almeno una volta al giorno
….per provare, aspettano di trovare il gelataio giusto
...quando si decidono, trovano la gelateria chiusa
…mangiano il gelato ogni volta che trovano una gelateria aperta
… al gelato preferiscono la TV (oh! i gusti son gusti!)
… il gelato me lo faccio da solo
… come il mio di gelati non ce n’è
...il gelato degli altri è sempre più buono
… se non c’è il gelato, a cena non ti ci porto!
…non amano il gelato, perché non frequentano la gelateria giusta
… lo finiscono subito
… lo gustano a lungo
… lo guardano mangiare agli altri
… vorrebbero provare nuovi gusti ma non osano chiederlo
… l’astinenza da gelato li rende nervosi
… hanno sentito parlar bene di una nuova gelateria in centro ma poi finiscono per fermarsi sempre al solito posto
…credono che mangiare il gelato sia una faticosa gara olimpica e puntano a conquistare l’oro
…non credono che esista il gelato al gusto spinaci (ebbene sì, esiste!)
…perdono tempo a scrivere post indecorosi sul gelato invece di correre a mangiarlo
…mentre scrivono/leggono questo post, si ricordano di averne una vaschetta piena, in fondo al freezer, del loro gusto preferito… ed è un peccato non approfittarne subito
Potete dunque scriverci a: