Da giorni l'Adolescente progetta di andare al cinema con un'amica: son tutte telefonate, risate con gli amici, capelli lavati e "piastrati" a tutte le ore, chili di indumenti abbandonati in camera per trovare il jeans giusto,la felpa giusta e, soprattutto, la cintura giusta. Finalmente arriva il tanto atteso sabato! Andiamo a prenderlo all'uscita: è su di giri, allegro all'eccesso, arriva anche a baciare il fratello!Lunedì sera mi capita in mano il suo diario scolastico: venerdì, giorno precedente al grande evento, ha preso un brutto voto a matematica e ce l'ha tenuto nascosto. Lo affrontiamo certi che chiederà scusa, che sarà pentito e dispiaciuto, che lo vedremo in difficoltà...Neanche per sogno! Sicuro di sè e imbroglione come il nostro Presidente commenta: "...se ve lo avessi detto non mi avreste mandato al cinema, quindi ho fatto la scelta giusta!".
(Meglio che non racconti il seguito perchè mi sono trasformata nel mostro di Firenze, l'incredibile Hulk, la strega di Biancaneve,...tutto insieme, a intermittenza, alternavo una figura all'altra!)
Sintesi-slogan del racconto: L'onestà non conviene!
Mi reco nella città dove ha sede l'Università a cui sono iscritta per acquistare i testi d'esame. Di fronte a questa mia intenzione non faccio che raccogliere commenti tra lo scandalizzato e l'allibito:"ma...compri i testi? non compri le fotocopie dei testi?", "ma non sai che ci sono copisterie che hanno le copie di tutti i testi d'esame e ti li fotocopiano per intero?", "lo sai vero che vendono anche le fotocopie degli appunti?". Non voglio fare la moralista all'eccesso, la crisi si sente, fare lo studente universitario da adulta, con figli, mi pone, inevitabilmente, in una posizione un pò scomoda: sento di sottrarre risorse al bilancio familiare; così mi convinco , dicendomi che non cambierò io l'Italia con questa presa di posizione! Entro in una delle suddette copisterie e, con vergogna infinita, chiedo il libro di cui ho necessità. Il mio Super Io, prepotente e inopportuno, mi fa arrossire, sbaglio i tempi e i modi : sembro mandata lì dalla Finanza in persona! L'uomo, di fronte a una bambina in età scolare, (sua figlia?)mi risponde, secco, che non può aiutarmi. Sono spiazzata. Chiedo se, allora, ho sbagliato negozio:"non è questa la copisteria "X"?...mi avevano detto..."balbetto...., la moglie (forse), prende in mano la situazione e, sorridendo come di fronte a un'imbecille, mi consola:"ma si, ce l'abbiamo...ma sa, non possiamo mica fidarci di tutti!" (sempre di fronte alla bambina:sua figlia?). Io mi sento, a quel punto, rilassata e a mio agio: finalmente han capito che son d'accordo con loro, che non creerò problemi. Che situazione stressante essere scambiata per una persona onesta!
Sintesi slogan del racconto: L'onestà mette in imbarazzo!
Ho unito, un pò forzosamente, i due aneddoti, per mettere in rilievo il concetto di onestà, come è inteso ai giorni nostri e come si sia trasformato negli anni.
Wikipedia riporta la seguente definizione:
L'Onestà (dal latino honestas) indica la qualità umana di agire e comunicare in maniera sincera, leale e trasparente, in base a princìpi morali ritenuti universalmente validi. Questo comporta l'astenersi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che si esercita ed all'ambiente in cui si vive.L'onestà si contrappone ai più comuni disvalori nei rapporti umani, quali l'ipocrisia, la menzogna ed il segreto.In molti casi la disonestà si configura come vero e proprio reato punibile penalmente, ad esempio nei casi di corruzione e concussione di pubblici ufficiali. L'onestà ha infatti una importante centralità nei rapporti sociali e costituisce uno dei valori fondanti su cui si fonda lo stato di diritto.
Credete che sia davvero, ancora, uno dei principi che la società ci indica come centrale, prioritario?
Ho un terribile dubbio: che sia un concetto destinato a divenire obsoleto, fuori moda e assolutamente poco attraente tra le scelte personali?
Intanto il sito www.albanesi.it ha indetto per il 10 novembre 2009 la terza Giornata dell'onestà: lo sapevate? Iniziativa da applaudire ma che sembra avere un valore commemorativo e, tristemente, vagamente nostalgico.
10 commenti:
Cara Wilma mi è piaciuto molto questo post...
So che poi alla fine sei andata a comprarlo il libro, eh? Non l'hai perso quel brutto vizio dell'onestà...non hai saputo rinunciare al piacere del libro rilegato, del profumo delle pagine stampate, della consistenza e dell'eternità del libro compiuto...
In effetti questa disonestà quotidiana diffusa e globalmente giustificata ci sta intossicando un po' tutti, spingendoci a pensare, beh non è così grave se lo fanno tutti. E' un brutto vizio che noi italiani dovremmo curare bene ed invece continuiamo a ricaderci e a pagarne prezzi altissimi senza rendercene conto...
Buon studio sul tuo nuovo libro fresco di stampa
...ehi ma Samantha dov'è finita???
io aspettavo con ansia di leggere quel post promesso...ed invece?
SAMANTHAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!! SE CI SEI BATTI UN COLPO!!!!
L'onestà litiga sempre con l'opportunità..
Samantha, hai deciso di farti desiderare?
l'onesta è e sarà sempre la base fondamentale per farsi additare come il "fessacchiotto" della situazione, specialmente nelle nostre lande.
che tristezza :(
Spero di avere l'onestà per riconoscere tutte le volte in cui sono stato e sono disonesto...
Un pò contorto come ragionamento... come molti dei miei pensieri di quest'ultimo periodo...
Un saluto da uno pseudo latitante... e un abbraccio
il buon pirandello già parlava del PIACERE DELL'ONESTA.......
Kyra, perfettamente d'accordo...Senti, significa allora qualcosa che il Nostro Premier sia sempre così inopportuno???!!
Carlo...benvenuto tra noi!
Maurizio, che piacere risentirti! Sentivamo la tua mancanza...
Animafragile, sono sempre gratificata dalle tue visite!
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