In spiaggia, ogni anno, si crea una piccola comunità. E' un organismo che, da un punto di vista sociologico, ha caratteristiche simili ad un organizzazione sociale in cui i valori, le aspettative, le priorità, sono condivise. Gli imperativi sono la cordialità senza coinvolgimento emotivo, andare formalmente d'accordo, farsi i fatti propri. I valori emergenti sono la famiglia, la fedeltà coniugale, l'accudimento dei figli, l'abbronzatura, gli sconti nei supermercati, il programma degli eventi estivi e la pesca subacquea. Come in ogni comunità che si rispetti, l'individualità non è considerata; a meno che non sia una manifestazione eccezionale dei valori condivisi: ad esempio, si parla volentieri della più abbronzata della spiaggia o della Signora, non più giovanissima, alla terza gravidanza ed anche dei successi scolastici del figlio di...Ovviamente si presentano dinamiche interessanti ogni volta che si presenta un "dissidente", una "voce fuori dal coro", un'estraneo che potrebbe mettere in crisi il sistema dei valori del piccolo dorato mondo in cui si trascorre l'estate.
Qualche giorno fa, l'ovattato clima dei benpensanti, satolli e rilassati, adulti e inclini ad un umorismo velatamente allusivo a tematiche erotiche-sessuali, è stato turbato da un'avventata frase di un adolescente sconosciuto, in preda alla consueta tempesta ormonale.
Si "narra" che l'adolescente in questione, arrivato da poco nel gruppo, al telefono con "il principe azzurro" di una tredicenne lì presente, lo abbia allertato avvertendolo:"vieni subito che questa qui ha voglia del tuo cazzo!".
E' successo il terremoto! Si sono fatte dissertazioni varie sulla gioventù che, ormai, è completamente allo sfascio, sul tramonto dei valori, sulla crisi della funzione genitoriale, sul bullismo e la devianza, sulle droghe e le dipendenze, su internet e la delegittimazione degli insegnanti, sulla mancanza di regole e l'eccessivo permissivismo. Si sono largamente profuse le esclamazioni di sconcerto, di smarrimento, di sdegno e di disapprovazione. Per ore e ore l'argomento ha tenuto impegnato il gruppo. Ignari dell'acqua cristallina, dei gabbiani che, dagli scogli, si tuffavano eleganti, di un tramonto suggestivo che stava avanzando come un regalo inaspettato, della quiete che il paesaggio marino impone, da sempre.
Ero semplicemente allibita, quasi come di fronte alle trasmissioni della De Filippi.
Inanzitutto mi son chiesta come è arrivata fino a noi questa frase dei ragazzi: un tempo (neanche troppo lontano) i genitori stavano fuori dai nostri discorsi o meglio, noi facevamo di tutto per tenerli fuori...
Poi ho ricordato le conversazioni con i coetanei nell'adolescenza: mi sono un pò vergognata. Sono stata assalita dal dubbio di aver condiviso le mie giornate con un gruppo di depravati, violentatori e delinquenti...
Per fortuna mia madre, alle soglie dei settant'anni, mi ha tranquillizzato senza saperlo: ha scosso la testa più volte, in segno di dissenso totale ed ha sentenziato:"Sciocchezze! E' l'età, son gli ormoni..." poi, saggia, equilibrata,serena, mi ha confidato:"Già cinquant'anni fa, quando passavi per strada, i più audaci ti gridavano, ridendo:"me la dai?"...e proprio loro, ora, fingono di scandalizzarsi!".
Come si dice? Si nasce incendiari, si muore pompieri...
"...Una vecchia mai stata moglie, senza più figli senza più voglie, si prese la briga e, di certo, il gusto, di dare a tutte il consiglio giusto..." (De Andrè "Bocca di Rosa")
FRANCESCO MUSANTE
La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
martedì 11 agosto 2009
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6 commenti:
Si sono d'accordo .. bisogna stare fuori dai discorsi dei ragazzi ...
Buona vacanza Wilma
una piccola parentesi...forse non ci si dovrebbe scandalizzare per la frase in sè, visto che è una storia che va avanti da quando è nato il mondo, però sul fatto che l'abbia detta un 13enne.
sono una ragazza e ammetto che le nuove generazioni non mi piacciono affatto!e anche i loro genitori, troppo permissivi e poco attenti alle vere esigenze dei figli, e forse il problema sono proprio loro!
forse la comunità della spiaggia non ha tutti i torti, anche se ovviamente devono essere sempre tenuti sotto controllo i toni e il modo in cui si esprimono le proprie opinioni, perchè ergersi maestri e migliori degli altri non ci vuole molto!
Ma io dico..la piccola comunità non ha proprio niente di meglio da fare al mare?? cazz!! le passeggiate sulla spiaggia,le nuotate,la lettura,i pisolini,le occhiate..?!ah..le ferie!!!
Saggia mamma la tua Wilma..!!! Ma noi lo sappiamo ; )
Buona vacanza anche a te Nikka!
Sospesanelviola, non ho apprezzato per nulla la frase e, certamente, l'adulto, messo al corrente, doveva intervenire. Però, ti assicuro, è proprio a tredici anni che non si è in grado di gestire la tempesta ormonale e si esagera con i termini. Sono inoltre convinta che noi adulti, come tu dici, sappiamo essere molto più volgari e lo facciamo anche davanti ai nostri figli, magari non ancora neppure tredicenni.
Grazie per la riflessione...
Samantha, viva, viva, viva le ferie!!!!
A presto.
Mi ha fatto morire la descrizione sociologica della "comunità marinara" Splendida! Mi chiedo...che ruolo svolgiamo noi all'interno di quella comunità? di asociali irrimediabili? temo proprio di sì...
Per il resto niente di nuovo sotto il sole: gli adolescenti a cercare strade che li facciano sentire grandi, incompresi, esempi di una generazione unica ed irriperibile e gli adulti in agguato pronti a criticare e a gridare: ah mala tempora! tutto già visto...
noi continuiamo a prendere tranquille il sole, niente di tutto ciò ci tange...se intanto qualche aitante padre di famiglia passa per la spiaggia anche meglio!!! Rallegrerà le nostre ferie...
...e la foto? Ah quant'è bella quella foto, ma dove l'hai trovata? Splendidi entrambi, indimenticabile il film!
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