FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

mercoledì 17 dicembre 2008

Compagni di scuola

Qualche giorno fa, mentre ero in fila alla cassa per pagare e distrattamente controllavo quanto avevo preso (coton fioc? ce l'ho!...carne macinata? ce l'ho!..cereali per colazione? ce l'ho...), il signore coi capelli leggermente brizzolati davanti a me si gira e... "Baraccini!!!" "Sì, sono io e tu sei...forse..." "Sì! Eravamo a scuola insieme. Ricordi?" Difronte a me, in giacca e cravatta, con il carrello pieno di omogeneizzati, sapone per il bucato e vino da tavola, un vecchio compagno di scuola. Lo ricordo, nel primo banco, piccolo, scontroso e solitario. Non uno di quei compagni che sognavo, sfiorandomi sotto le lenzuola, prima di addormentarmi e difronte al quale arrossivo e non riuscivo a spiccicar parola. Ma uno di quelli con cui era spontaneo scherzare e confrontare le risposte di storia o le espressioni di mate. Dopo i convenevoli e i saluti di rito, lui un po' titubante prende coraggio e mi chiede: "ma poi...non ce l'hai fatta a diplomarti?" Stupita per il ritardo di vent'anni con cui mi pone questa domanda e per la velata allusione ad un mio probabile fallimento, penso: Perchè mai non dovrei avercela fatta? Non ero forse tra le più brave allora? Ma poi ho capito! In quella lieve esitazione d'imbarazzo, in quella impaziente attesa e nella malcelata speranza che io non sia stata all'altezza delle aspettative dei miei Prof di allora, ho riconosciuto il dolore di una ferita ancora aperta, di un'umiliazione subita e mai del tutto riemarginata e allora avei voluto rispondergli:
Baraccini sì ce l'ho fatta ma, non credere, non è stato indenne neanche per me, son caduta anch'io, abbattuta, ferita, distrutta in mille pezzi, provando sulla mia pelle l'inutilità di un dolore così intenso, distruttivo e lacerante da farmi desiderare di spiccare il volo dal davanzale di uno squallido liceo di provincia. Ho immaginato che per porre fine a quell'angoscia sarebbe bastato, solo un leggero battito d'ali contro il cielo pervinca di una noiosa mattina di primavera, solo un agile balzo nel vuoto poi... più nulla...
Sono stata fortunata, qualcosa quel giorno mi ha trattenuto, ma quel dolore io non l'ho mai dimenticato: la paura di non farcela, di non essere all'altezza, l'ansia di risultare una completa delusione per chi ha posto speranze in noi e il sentirsi così diversi dagli altri, inadeguati, incapaci e imbranati, e quel senso di irrimediabile smisurata solitudine...
Capisco solo ora che Baraccini, allora, soffriva in silenzio per esser considerato un alunno mediocre e con poche potenzialità. Quanto scalpitava inutilmente per dimostrare a tutti di essere migliore di quanto appariva! Spreco di energia e fatica vana visto che nessuno lo prendeva in considerazione...
Mi rimane una perplessità: perchè le offese e le umiliazioni subite da ragazzi ci rimangono impresse a fuoco nella carne lasciandoci ferite che non smettono mai di far male? Forse perchè ci colpiscono quando siamo più vulnerabili? Fragili? Ingenui? O perchè ancora non c'è cresciuta la corrazza? Perchè? Aiutatemi a capire...

8 commenti:

Pennellina ha detto...

Miranda
non so spiegarti perchè ma so sulla mia pelle quanto siamo fragili da ragazzi.
Parole dispregiative dette da un mio compagno di scuola, sono passati 30 anni, ancora le ricordo ...una per una ... sembra incredibile ma è così.
Ma una cosa ho imparato ad usare "sempre" con molta attenzione le parole da dire ai ragazzi e ai non più ragazzi

Miranda ha detto...

Hai colto nel segno Nikka. Anche a me quella brutta esperienza è servita per essere oggi un'insegnante empatica ed attenta: ogni volta che un bambino è in difficoltà e teme di non farcela io rivedo me stessa, la ragazza di allora, con le sue fragilità, le sue insicurezze, il bisogno urgente di sentirsi dire: ce la puoi fare!

Wilma ha detto...

Spero che tu, a quell'odioso incravattato, abbia risposto come dovevi e cioè:" senti bellino, non solo mi son diplomata ma ho appena concluso la seconda laurea!!! tiè!"

Semalutia ha detto...

Quanto sono stata male al Liceo! Quanto mi hanno fatto soffrire! Avevo un difetto fisico (una mal occlusione dentaria, poi risolta chirurgicamente) al quale gli altri si aggrappavano per farmi soffrire immensamente. Tanta era la vergogna, che non riuscivo a parlarne con nessuno e, alcuni giorni, il dolore era così forte che mi toglieva il respiro. Ho passato degli anni d'inferno.

Minu ha detto...

conosco questo genere di sofferenza, quella sensazione di peso sullo stomaco opprimente. C'erano mattine in cui mi svegliavo con una nausea insostenibile che prima di uscire di casa, infagottata e carica di libri, mi costringeva a chinarmi e vomitare bile bagnata di lacrime.
Questo mi ha portato ad essere oggi una mamma attenta e premurosa e non è un caso che incinta della mia prima figlia, mentre ascoltavo al tiggì l'estrazione delle materie della maturità, sono scoppiata in lacrime ed ho pensato, povera cucciola, tra 18 anni toccherà anche a te.
Qualcuno ha riso di queste mie lacrime, sono certa che voi non lo farete

Miranda ha detto...

Wilma...mi conosci troppo bene per sapere che non l'ho fatto...ho balbettato qualcosa in modo tale che non solo non sembravo diplomata ma neanche alfabetizzata, minimizzando e trascurando certi segreti imbarazzanti di "seconde lauree"...

Nikka, Semalutia e Minu grazie per avermi mostrato le vostre cicatrici...vi ho sentite vicine...è davvero un periodo difficile quello dell'infanzia-adolescenza...a volte penso che sia un miracolo che si riesca a sopravvivere...

Miranda ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Samantha ha detto...

Ho letto ieri velocemente e solo adesso trovo il tempo di scrivere..
Non ho fatto che pensare tutto il giorno..al tuo incontro e mi domando:ma 'sto tizio rivede una cara compagna di scuola e la cosa più gentile che gli viene da domandarle è se ce l'ha fatta a diplomarsi?!!! Con tutto quello che di carino si può chiedere e dire!!!Questo non so che abbia fatto nella vita ma di certo è il numero uno delle teste di cazzo! Scusate,ma quando ci vuole ci ,ci vuole!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.